Cinema

Made in Italy, l’Italia precaria di Ligabue

“Made in Italy” è il nuovo film del rocker, scrittore nonché regista Luciano Ligabue, uscito il 25 gennaio e prodotto da Domenico Procacci. Il film prende la sua narrazione dal cd omonimo dell’artista emiliano e racconta una Italia bella e volenterosa, fatta da brava gente, ma anche rassegnata e precaria.

Il cinema è l’altra grande passione di Ligabue e nel ruolo di regista se la cava egregiamente bene. “Made in Italy” è il terzo film del Liga dopo l’esordio fortunatissimo di “radio freccia” del 1998, cui ha fatto seguito “da zero a dieci” del 2002 ed ora questo “Made in Italy”.

Made in Italy

Il film ha avuto una lunga gestazione perché il rocker voleva una storia che fosse credibile e semplice e ha quindi deciso di portare al cinema la storia del protagonista del suo ultimo cd “Made in Italy” Riko. Questi è un operaio che vive onestamente il suo lavoro tra alti e bassi. IL suo è un quotidiano darsi da fare, lui vittima, come tantissimi in Italia, di una precarietà lavorativa ed umana che è ormai un leit motiv in Italia. L’attore che lo interpreta è Stefano Accorsi e sua moglie la interpreta Kasia Smutniak.

Il film è la storia di una voglia di riscatto da parte di questo operaio che non riesce a mantenere la sua famiglia come vorrebbe e sembra rassegnato ad una vita misera. Ma la vita lo pone davanti a delle scelte e lui sarà costretto a scuotersi da questo torpore sociale. “Made in Italy” è un film che racconta la piccola quotidianità italiana e trae linfa narrativa dai fatti della brava gente che vive tra sacrifici e niente soddisfazioni. Ed è questo che interessa al regista Luciano Ligabue, parlare di cose vicine a lui, di cose credibili, del suo territorio, di una umanità che con il sorriso e una filosofia tout-court riesce a superare le difficoltà. “Made in Italy” dà voce ad una Italia silenziosa, quella che non ha possibilità di farsi sentire. Il punto focale del film è la semplicità, la contemporaneità e la nitidezza nel raccontare una vita fatta di sacrificio e voglia di riscatto perché come dice Riko del disco, il cambiamento parte da se stessi, non viene da fuori. E l’Italia diventa così protagonista.

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