Cronaca

Revocata la scorta al Capitano Ultimo

Sergio De Caprio, alias Capitano Ultimo, al comando del gruppo Crimor assicurò alla giustizia il boss della mafia Toto Riina nel gennaio del 1993 e da allora è costretto a vivere sotto scorta. Nel 36 anniversario delle morti, per mano della malavita, del Generale Alberto Dalla Chiesa, di sua moglie Emanuela Setti Carraro e dell’agente di scorta Domenico Russo è arrivato l’annullamento della scorta direttamente dal Ministero degli Interni. La risposta non si è fatta attendere ed il Colonnello si è affidato a twitter per esprimere il suo sdegno:<< I peggiori sono sempre quelli che rimangono alla finestra a guardare come andrà a finire. Sempre tutti uniti contro la mafia di Riina e Bagarella. No abbandono, no omertà, no mobbing di stato>>. La notizia della revoca era stata diffusa da Maria Rita Dalla Chiesa che insieme al Capitano Ultimo prenderà parte alla cerimonia per ricordare l’eccidio del 3 Settembre 1982, una cerimonia dedicata al ricordo di tutte le vittime della mafia ed alla resistenza costante contro la criminalità, difatti De Caprio scrive:<< E’ la resistenza contro quelli che opprimono, che calpestano la dignità di un popolo, delle nostre famiglie, dei carabinieri, di chi lavora per un pezzo di pane>>, commemora poi il Generale Alberto Dalla Chiesa:<< una serata per ricordare l’esempio di un combattente abbandonato nella lotta alla mafia, lontano dai palazzi del potere, con la gente umile, con le famiglie>>. In un’intervista al canale TPI il Capitano Ultimo ha dichiarato inoltre:<< Sono un soldato, non ho il diritto di entrare nel merito di questa decisione. Chiaramente la vicenda legata alla mia sicurezza riguardava ciò che alcuni collaboratori di giustizia, tra cui La Barbera, spiegavano sul killer Bagarella, che in un occasione aveva offerto un miliardo di lire a chi avesse fornito indicazioni su di me>> e continua affermando:<< Ho scelto di vivere con un basso profilo. Avevo la tutela, il quarto livello di scorta, quello più basso, ma se questa è la decisione la rispetto>>. In realtà Sergio De Caprio aveva già subito il medesimo trattamento nel 2009 quando ad ottobre gli era stata revocata la scorta per poi venire riammessa nell’anno successivo. In mattinata inoltrata sono arrivate invece le parole del sottosegretario all’Interno Stefano Candiani che ha dichiarato:<< ci sono circostanze che sono valutate sia a livello centrale sia locale. Quel che è certo è che lo Stato non abbandona nessuno>>, mentre il Ministro degli Interni Matteo Salvini incalzato dai giornalisti ha chiesto tempo per racimolare maggiori informazioni sul caso.

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