Salute

Cos’è il tocilizumab? Il farmaco usato contro il coronavirus

Il Tocilizumab è un farmaco usato contro l'artrite reumatoide che potrebbe essere usato contro il Covid-19.

Il tocilizumab, meglio noto come RoActemra, è stato usato contro il coronavirus anche se noto per la cura dell’artrite reumatoide

Il tocilizumab potrebbe rappresentare la speranza nella cura del coronavirus. In realtà il farmaco è il principio attivo generico del più noto RoActemra, farmaco usato nella cura dell’artrite reumatoide in associazione con metotrexato. Il tocilizumab viene classicamente utilizzato per curare l’artrite reumatoide, nella forme acute e gravi, in pazienti adulti che non si siano mostrati già intolleranti all’utilizzo di altri farmaci antireumatici “modificanti la malattia” o “antagonisti del fattore di necrosi tumorale”.

Cos’è il tocilizumab? Le indicazioni terapeutiche

È un anticorpo monoclonale in grado di inibire l’interleukina 6. Si tratta di una citochina che determina il processo infiammatorio che conduce all’artrite reumatoide. Il farmaco è stato oggetto di studi centralizzati europei che hanno condotto all’approvazione del principio nel trattamento dell’artrite reumatoide in associazione con metotrexato in pazienti che, come sostenuto in precedenza, non si sono mostrati intolleranti a farmaci antireumatici modificanti la malattia o antagonisti del fattore di necrosi tumorale. Il tocilizumab viene utilizzato anche non in associazione con il metotrexato, soprattutto in caso di intolleranza.

Il tocilizumab è un farmaco prodotto dalla casa farmaceutica Roche. È definito come un farmaco off label anti interluchina 6 che viene applicato soprattutto per la cura dell’artrite. Le indicazioni del farmaco, in realtà, rendono molto più ampio lo spettro d’azione. Il tocilizumab, oltre ad essere indicato nel trattamento dell’artrite reumatoide da moderata a grave, è indicato anche nel trattamento dell’artrite idiopatica giovanile sistemica o nella poliartrite idiopatica giovanile e nella sindrome da rilascio di citochine.

Tocilizumab e coronavirus

Il tocilizumab potrebbe però rappresentare anche una speranza per la cura degli effetti più gravi delle infezioni da coronavirus. Non si tratterebbe dunque di una vera e propria cura, ovvero di un farmaco in grado di debellare il virus, ma di un’ottima alternativa in grado di intervenire con decisione sui sintomi più gravi dell’infezione. Fino ad oggi il farmaco è stato testato su 21 pazienti cinesi e, soprattutto, su due pazienti ricoverati a Napoli, consentendo notevoli miglioramenti del quadro clinico generale.

Mentre l’Italia e il mondo sperano di contenere il contagio da coronavirus, la scienza è a lavoro anche per cercare un vaccino. Per adesso le prime speranze sono esclusivamente legate all’utilizzo di farmaci in grado di arrestare i sintomi del COVID-19 e in particolare di intervenire sui principali stati infiammatori, compresa la temutissima polmonite virale interstiziale che è la causa principale della necessità di ricorrere alla terapia intensiva nel trattamento dell’infezione da coronavirus, almeno nei casi più gravi.

Il tocilizumab nella cura del coronavirus

Al momento sull’utilizzo del tocilizumab nella cura del coronavirus non si hanno enormi certezze, se non quelle legate alle evidenze empiriche. In tutti i casi in cui è stato somministrato (tipicamente in monodose) ha consentito la riduzione, evidente, dei sintomi legati all’infezione da COVID-19, anche nei pazienti in condizioni compromesse. Non si sa se il tocilizumab possa curare il coronavirus, per stabilirlo serviranno studi e sperimentazioni molto approfondite per stabilire l’opportunità o meno di somministrare il farmaco ai pazienti affetti da Covid-19. I primi risultati degli studi sugli effetti del tocilizumab sui pazienti, anche in gravi condizioni, affetti da coronavirus, sembra stiano dando i risultati sperati.

La casa farmaceutica che produce questo farmaco ha deciso di donare alla Cina un quantitativo di prodotto pari a un valore di circa due milioni di dollari con la speranza che la ricerca confermi l’efficacia del farmaco nella lotta al coronavirus. Ovviamente, oltre che l’efficacia contro il virus, bisogna essere certi che questo farmaco non generi effetti collaterali tali da neutralizzare il suo potenziale benefico. Attualmente le autorità cinesi e internazionali aspettano riscontri scientifici per allargare l’uso del tocilizumab contro il COVID-19.

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Emanuele Terracciano

Nato ad Aversa (CE) il 22 agosto 1994 e laureato in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli Studi di Salerno. Collaboro con i siti di Content Lab dal 2015 occupandomi di sport, politica e altro.
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