Cronaca

Giulio Brogi morto: che malattia aveva

Si è spento all’età di 83 anni Giulio Brogi. L’attore era ricoverato da tempo all’Ospedale Sacro Cuore di Negrar, in Veneto, per un male incurabile che non gli ha lasciato scampo.

Giulio Brogi: la carriera

Brogi ha vissuto a Roma per fare poi ritorno nella sua città d’origine negli ultimi anni. Si è sempre diviso tra teatro, cinema e tv.

Ha lavorato nel film premio Oscar «La grande bellezza» di Paolo Sorrentino nel 2013, ma nella sua lunga carriera aveva lavorato con registi del calibro di Liliana Cavani, i fratelli Taviani, Ermanno Olmi e molti altri. Per la tv Giulio Brogi è stato tra l’altro anche l’indimenticabile Enea ne lo sceneggiato televisivo Rai del 1971, L’Eneide diretto da Franco Rossi.

Dall’inizio degli anni sessanta l’attore veronese frequentò il Piccolo Teatro di Milano e gli Stabili di Genova, Trieste, Torino, interpretando i classici (Goldoni, Euripide, Shakespeare, Molière, Cechov, Schnitzler) per registi quali Strehler, Squarzina, Zeffirelli, Trionfo, Missiroli, Carriglio. In Tv oltre Eneide recitò in Gamma, 1975; Semmelweis, 1980; fu Rodolfo Graziani in Ultimo atto a Salò, 1985) e nel cinema, dove lo vollero i fratelli Taviani, da Sovversivi (1967) a San Michele aveva un gallo (1972), a Il prato (1979); del 1984 è in Viaggio a Citera, di Angelopulos, per Cavani ha girato Galileo, per Bertolucci la Stategia del Ragno Ha proseguito nella sua attività cinematografica partecipando a numerosi film, fra i quali Il Portaborse (1990) di Daniele Luchetti, Il segreto del bosco vecchio (1993) di Ermanno Olmi, Terra bruciata (1995) di Andres Pfaffli, La lingua del Santo (2000) di Carlo Mazzacurati, Niente è come sembra (2007) di Franco Battiato.

Tra gli ultimi film Fai bei sogni di Bellocchio; La terra buona regia di Emanuele Caruso (2018). Giulio Brogi lo rivedremo ancora in Tv in 1994 la serie di Sky, non ancora andata in onda, nel ruolo di Muratori, amico del padre di Stefano Accorsi.

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