Politica

Governo Italia: al via il secondo giro di consultazioni

Sono iniziate e terminate le seconde consultazioni da parte del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con le forze politiche nel tentativo di trovare una maggioranza parlamentare in grado di governare per i prossimi anni. È un braccio di ferro tra FI e M5S. Nel vertice di stamane tra Salvini, MeloniBerlusconi, il Centro Destra ha ribadito la sua apertura ad un’alleanza con i pentastellati, senza però vincoli sullo stesso leader di FI.

La decisione di Forza Italia

“Parteciperemo ad un governo solo se ci sarà una dichiarazione esplicita e chiara da parte del M5S e che ci sia pari dignità tra tutte le componenti del centrodestra, FI e Berlusconi. Senza questa condizione la trattativa non potrà neanche iniziare” – ha detto la capogruppo alla Camera Gelmini.

Mi raccomando..fate i bravi e sappiate distinguere i veri democratici da chi non conosce l’abc della democrazia…“Si congeda così Berlusconi dai giornalisti dopo la consultazione al Quirinale. Il centrodestra è compatto dunque, e si erge a difensore della democrazia contro il populismo pentastellato.

La reazione dei Grillini non si è fatta attendere. I capigruppo Grillo e Toninelli ribadiscono: “mai un governo con Berlusconi e FI. Forza Italia potrebbe risolvere l’impasse facendosi di lato e consentendo così un governo M5S – Lega.

I veti non ci piacciono a prescindere dalla provenienza. Non era condiviso e non lo sarà mai da parte nostra un no al dialogo con il Movimento 5 Stelle, seconda forza politica in Parlamento. Le parole finali di Berlusconi oggi al Colle non rispecchiano la posizione della Lega, né quella del centrodestra che oggi si è espresso in maniera unitaria e concordata” – ribatte ai capigruppo grillini, Gianmarco Centinaio, capogruppo alla Camera della Lega.

COMBO FORMATO SITO : Strette di mano tra Mattarella Salvini, Di MAio, Berlusconi, Meloni, Martina e Bonino

La situazione del PD

La delegazione del PD, salita per prima al Quirinale, ha ribadito con fermezza la linea dei giorni precedenti: sarà opposizione. “Occorre che le forze che hanno prevalso la smettano con il tira e molla, le tattiche, i tatticismi, i personalismi estremi e la grande incertezza che stanno generando, dicendo se sono in grado di essere all’altezza della situazione” – a parlare per tutta la delegazione Dem è Maurizio Martina al termine del colloquio con il Capo dello Stato.

Il Paese ha bisogno di scelte chiare: chi ha prevalso ha il dovere di dire cosa vuole fare senza continuare con i balletti di polemiche pubbliche che nascondono solide intese di occupazione di incarichi” – prosegue il segretario reggente Dem che ritorna anche sulla scelta di votare presidente della commissione di controllo alla Camera un leghista.

E Salvini? 

Se continuasse il gioco delle tattiche politiche e dei veti mentre gli italiani soffrono vuol dire che la richiesta di cambiamento sarebbe disattesa.  Ci aspettiamo dalle altre forze politiche, a partire dal Movimento 5 Stelle altrettanta responsabilità nei confronti del Paese. Abbiamo fiducia nella saggezza e nell’equilibrio del presidente della Repubblica a cui abbiamo rappresentato una serie provvedimenti che gli italiani aspettano” – afferma Matteo Salvini che non intende rompere il patto di alleanza con Berlusconi, ma auspica un’uscita dallo stallo per il bene dell’Italia e nell’interesse dei suoi cittadini.

Di Maio e il veto 

Devo dire che ho apprezzato l’apertura da parte di autorevoli esponenti del pd ma è chiaro che in questo momento il Pd è fermo su posizioni che non aiutano” – inizia così Luigi Di Maio, leader pentastellato, la sua conferenza stampa al termine delle consultazioni. “Con la Lega è inutile dire che c’è una sinergia istituzionale che ha permesso di rendere operativo il Parlamento immediatamente, ma deve prendersi sue responsabilità perché sta dicendo che o che vuole fare un governissimo che non ci vede assolutamente d’accordo o che vuole tornare al voto, ipotesi che scongiuriamo ma di cui non abbiamo paura e su cui non abbiamo niente da perdere.” Il veto a Berlusconi sembra essere un punto fermo del leader 5 Stelle, che desidera il governo dei nuovi giovani.

C’è solo una soluzione per sbloccare questo stallo e investe Silvio Berlusconi: deve mettersi di lato e consentire la partenza per un governo di cambiamento. Altrimenti l’unica risposta è che non riteniamo possibile un governo del M5S con Fi” è la risposta che chiude questa seconda tornata di consultazioni con un nulla di fatto.

Adesso tutti gli occhi saranno puntati sul Presidente della Repubblica, il quale vorrebbe dare un governo quanto prima al Paese, anche perché le scadenze europee incombono sempre più. Inoltre servirà una figura autorevole o quanto meno legittimata per inserirsi nell’asse franco-tedesco che ad oggi sembra aver preso il largo, nella guida europea, senza l’Italia.

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