Televisione

”12 anni schiavo”: Trama e Trailer del film stasera su Canale 5

Nel 1853 usciva negli Stati Uniti “Twelve Years a Slave”, libro che racconta le sconvolgenti vicende di Solomon Northup. È al suo testo che il regista Steve McQueen si è liberamente ispirato e ha voluto rendere omaggio con un incredibile film che stasera andrà in onda su Canale 5 in prima serata.

Uscita il 20 febbraio 2014 in Italia (poco prima, nel 2013, negli USA), la pellicola ha collezionato 9 candidature agli Oscar di quattro anni fa, vincendone ben tre. Il premio per “Miglior attrice non protagonista” è andato alla splendida Lupita Nyong’o, a John Ridley quello per la “Miglior sceneggiatura non originale”. Il film si è aggiudicato anche l’Oscar come “Miglior film”.

La trama

L’incredibile storia di Solomon (Chiwetel Ejiofor) inizia nel 1841. L’uomo vive libero a New York con la sua famiglia, la moglie Anne e i due figli, Margaret e Alonzo. È un giovane e talentuoso suonatore di violino ed in questo modo si guadagna da vivere. Ma, inaspettatamente, la sua vita quasi perfetta smette di esserlo quando viene avvicinato da due individui che sembrano interessati alle sue abilità. Dicono di lavorare per un circo e di essere alla ricerca di musicisti per i loro spettacoli, promettendo all’uomo guadagni consistenti. Intrigato dalla proposta, decide di recarsi insieme a loro a Washington.
La mattina successiva, tuttavia, Solomon si risveglia al buio e in catene.
I suoi ricordi sono confusi: dopo essere andato a cena con i suoi nuovi datori di lavoro, ricorda solamente di essersi sentito molto male e di essere stato ricondotto nella sua camera d’albergo.
Approfittando della sua buona fede, i due uomini l’hanno drogato e lasciato nelle mani di altri uomini senza scrupoli. Da qui in poi a Solomon vengono tolti i documenti che attestavano la sua libertà, i suoi pochi averi, la sua identità. Gli viene dato un nuovo nome e, condotto nel sud degli Stati Uniti da una nave di negrieri, viene venduto come schiavo.
Dopo un primo periodo di lavoro presso il proprietario terriero William Ford (Benedict Cumberbatch), l’esistenza di Solomon diventa infernale quando arriva nelle piantagioni di cotone di Edwin Epps (Michael Fassbender). L’uomo assiste alle peggiori bassezze umane, vive sulla propria pelle soprusi e violenze di ogni genere ma sopporta tutto in silenzio e con dignità nella speranza, un giorno, di riottenere la libertà. Perché Solomon, dopo ben 12 anni di schiavitù, riuscirà a tornare libero grazie all’incontro inaspettato e all’aiuto dell’abolizionista canadese Samuel Bass (Brad Pitt).

Una storia che ha davvero dell’incredibile ma che lo spettatore sente vera dal primo all’ultimo minuto del film. Chiwetel Ejiofor emoziona con la sua intensità e bravura. Non lascia che Solomon Northup sia solo il personaggio di un evento del passato ma lo rende vivo nel presente, un contemporaneo. L’attore britannico riesce a rendere la sofferenza di Solomon tangibile ed estremamente concreta.
Un film crudo ma che emoziona e fa riflettere.

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