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Buffon, “Ho inviato un sms a Donnarumma”

Consapevole e rafforzato da un altro storico, calcistico rammarico, Gigi Buffon torna ai microfoni e dichiara: “Ho mandato un messaggio di complimenti a Donnarumma per la parata su Milik”. 

Il pareggio tra Milan e Napoli, risultato favorevole alla corsa allo scudetto bianconero, darebbe ulteriori conferme al capitano della Nazionale circa il suo prossimo erede. Un rapporto di reciproca stima coronato da sorprendenti dichiarazioni. “Non sbaglierebbe mai venendo alla Juve. Ma a Gigio non posso dare consigli, perché non vivo la sua situazione, non conosco la connessione emotiva che può avere con il Milan. In maniera asettica, potrei dirgli due cose, come ho già fatto in Nazionale. Però quello che fa la differenza è quello che ti vibra dentro l’anima” dichiarava Buffon pochi mesi fa. E lo sa bene il numero uno della Juventus, stretto alla maglia bianconera da ormai diciassette anni e protagonista di vicende che hanno saputo suscitare emozioni d’ogni tipo. Non delle migliori quelle che hanno tappezzato il web di incomprensioni prima, di sarcasmo poi. A seguito della sconfitta in Champions League contro il Real Madrid, il portiere si è notoriamente lasciato andare a dichiarazioni istintive, ma sincere. Se i tifosi divertiti ripropongono le affermazioni del dopo gara, Gianluigi Buffon non sorride ancora. Ribadisce quanto detto e sottolinea: “avrei dovuto dirlo in modo più civile, ma non cambia il succo del discorso. Una situazione così complessa richiede una scelta complessa, certo non immediata”.

Non si conclude qui il caso del momento, che vede nuovamente i riflettori puntati sul capitano bianconero. Dopo l’evento organizzato da Procter&Gamble in compagnia di Federica Pellegrini, ha aggiunto qualcosa a proposito del match contro il Real:  “Non sono molto social, ma mi accorgo di avere un ruolo con cui posso influenzare, in determinati momenti, l’opinione pubblica. E probabilmente è stato così”. Travolto da critiche e incomprensioni, interviste e punti interrogativi, Buffon spiega con la frase dell’anno il senso d’amarezza di un fine carriera d’orgoglio e di un pizzico di amarezza. Alle Iene saluta Oliver dopo un caso mediatico che ha destato scalpore, ripensa alla notte del Bernabeu e ricorda i sogni dello 0-3, inatteso, sudato, poi gettato via dal fischietto. Perché quando dedichi al calcio una vita intera, fatta di traguardi, vittorie, sconfitte e speranze, allora forse la dichiarazione, volente o nolente, è un modo come un altro per aprire il cuore e restituirlo a quanti, con Gianluigi Buffon tra i pali della porta, sono cresciuti.

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