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Chi sono i Congiunti secondo il Decreto sulla Fase 2?

Cosa si intende esattamente per congiunti nel decreto del Governo? Ecco chi potremmo andare a trovare dal 4 maggio senza incorrere in sanzioni.

Non esiste una definizione univoca a livello giuridico dell’espressione congiunti ma è probabile che nel decreto con questa parola ci si riferisca a persone con cui si è legati da un rapporto di parentela.

Finalmente è arrivato è il tanto atteso decreto sulla fase 2 che dovrà regolare la vita di tutti gli italiani a partire dalla prossima settimana. Non tutti sono rimasti soddisfatti da questo provvedimento che, effettivamente, lascia ampi margini di interpretazione a chi lo dovrà applicare. Uno dei temi più sentiti dalla popolazione è quella legato agli spostamenti che adesso saranno consentiti anche per andare a trovare i ”congiunti”, termine di cui non è ancora chiaro il significato anche se il Governo ha diramato un chiarimento prevedendo comunque che arriverà anche una FAQ nell’apposita sezione del sito web.

Chi sono i congiunti?

In giurisprudenza non esiste una definizione univoca della parola ”congiunti”. È possibile che vada presa in considerazione la definizione di ”prossimi congiunti” presente nell’art. 307 del codice penale in cui si usa questa espressione per riferirsi ad ascendenti, discendenti, coniuge o partner in un’unione civile, fratelli, sorelle e altri parenti affini come zii e nipoti. Sono da considerarsi prossimi congiunti anche suoceri, nuore e generi se il matrimonio è ancora in essere e se ci sono figli.

In pratica, applicando questa definizione al decreto appena emanato dal Governo, sarà considerato un valido motivo per spostarsi all’interno della propria Regione l’andare a trovare parenti prossimi ma non amici o partner con cui non sussiste un legame giuridicamente rilevante. È proprio quest’ultimo punto ad aver scatenato l’ira di molte persone che non capiscono perché non sia data loro la possibilità di scegliere chi incontrare. seppure con tutte le cautele.

Appare evidente che la ratio della norma sia quella di ricominciare a ripristinare la libertà di spostamento senza però far passare il messaggio che si possa tornare da un giorno all’altro alla vita di prima. Sarebbe molto difficile mettere in atto un controllo sistematico sul grado di parentela di tutti gli incontri degli italiani quindi è evidente che, di fatto, la discriminante principale per stabilire eventuali comportamenti non conformi alle regole sarà il rispetto o meno delle distanze di sicurezza e delle norme di buon senso.

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Emanuele Terracciano

Nato ad Aversa (CE) il 22 agosto 1994 e laureato in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli Studi di Salerno. Collaboro con i siti di Content Lab dal 2015 occupandomi di sport, politica e altro.
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