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Cosa è il Remdesivir? Il nome commerciale del farmaco anti-covid

L'EMA raccomanda l'autorizzazione alla commercializzazione in Europa del medicinale

La Commissione Europea intende seguire le raccomandazioni dell’EMA e autorizzare la commercializzazione del Remdesivir.

Il medicinale è un antivirale, il primo ad essere raccomandato e usato in Europa. Scopriamo come funziona, le sue caratteristiche e da quando entrerà in commercio.

Che cosa è il Remdesivir?

Il Remdesivir è un farmaco antivirale. Il primo medicinale raccomandato dall’Unione Europea contro il covid-19. Si utilizza nei pazienti con polmonite che hanno bisogno della respirazione artificiale e dell’ossigeno di supporto. Viene somministrato attraverso una flebo negli ospedali e nelle strutture sanitarie in cui è possibile monitorare le funzionalità renali ed epatiche.

Il suo nome commerciale è Veklury ed è stato utilizzato con successo anche contro l’ebola. Gli Stati Uniti ne hanno già autorizzato l’uso mentre in Europa bisognerà attendere 60 giorni per avere una risposta in merito.

Il parere dell’EMA

L’Agenzia Europea del Farmaco ha valutato l’uso del Remdesivir dopo aver condotto uno studio su un campione di pazienti affetti dal coronavirus. I dati sono stati valutati col metodo della revisione continua che è una particolare procedura utilizzata nelle crisi sanitarie.

I dati emersi dallo studio hanno dimostrato che i pazienti affetti dal covid-19, cui era stato somministrato il Remdesivir, si sono ripresi in 11 giorni circa. Bisogna specificare che i casi usati per testare il farmaco presentavano gravi problemi respiratori e uno stadio avanzato della malattia.

I risultati positivi emersi dallo studio uniti alle analisi dei rischi e dei benefici hanno motivato la decisione dell’EMA che ha chiesto l’approvazione al Consiglio Europeo per la commercializzazione del farmaco. Una richiesta che prevede un’autorizzazione condizionata, una procedura normativa usata per facilitare l’accesso dei medicinali in una situazione critica sanitaria.

In pratica l’EMA può raccomandare e richiedere la commercializzazione di un farmaco senza possedere dati completi sulla sua ricerca. Questo può avvenire però solo in casi di comprovata emergenza sanitaria dove il beneficio della disponibilità immediata supera il rischio dovuto all’assenza di tutte le informazioni necessarie.

 

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