Politica

Decreto sicurezza 2018: approvato all’unanimità dal cdm

Il Consiglio della Magistratura ha approvato questa mattina il decreto sicurezza 2018. Soddisfazione da parte del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che posta sui profili social: “Decreto Sicurezza, alle 12.38 il Consiglio dei Ministri approva all’unanimità! Sono felice??”.

“Un passo in avanti per rendere l’Italia più sicura – aggiunge – Per combattere con più forza mafiosi e scafisti, per ridurre i costi di un’immigrazione esagerata, per espellere più velocemente delinquenti e finti profughi, per togliere la cittadinanza ai terroristi, per dare più poteri alle Forze dell’Ordine. Dalle parole ai fatti, io vado avanti!” 

Decreto sicurezza: le nuove misure

Il provvedimento approvato dal cdm modifica la normativa in materia dell’accoglienza dei profughi abolendo il permesso umanitario. Introduce nuove misure sulla cittadinanza e la permanenza nei centri di prima accoglienza. Per quanto riguarda la lotta alla corruzione, il Daspo sarà applicato senza attendere il terzo grado di giudizio.

“In questo decreto è prevista una modifica normale da buon padre di famiglia, probabilmente anche da buon padre costituente. Se hai fatto domanda di asilo politico e nell’attesa prendi a pugni un poliziotto, scippi un anziano o molesti una bambina, io ti strappo quella domanda – ha spiegato Salvini – e ti rispedisco al tuo Paese”.

Decreto sicurezza: il sistema Sprar

Il sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati subisce delle modifiche. “Continua a esistere – ha precisato Matteo Salvini – ma solo per la protezione internazionale e per i minori non accompagnati: ci sarà una maggior attenzione e cura per il sistema che oggi è lasciato all’indeterminatezza”.

Decreto sicurezza: lotta alla mafia

Misure drastiche quelle previste dal Ministro dell’Interno per contrastare la lotta alla mafia. “La mafia non è più quella con la coppola che spara a Palermo: la mafia è a Udine, a Milano, a Torni, a Bologna. L’unico linguaggio che capisce questa gente è sequestrargli i beni, portargli via i quattrini, i soldi che hanno portato a casa vendendo armi e spacciando”. 

Intanto, le voci contrarie al decreto non tardano a farsi sentire. “Con il decreto Salvini – attacca Maurizio Martina, segretario del Partito democratico – ci saranno più insicurezza e più clandestinità. Meno diritti e meno doveri. Così il Paese rischia”.

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