Cronaca

Omicidio di Terzigno: Ritrovato il corpo dell’assassino di Immacolata Villani.

Pasquale Vitiello, l’uomo che ieri mattina ha ucciso la moglie Immacolata Villani, dinanzi alla scuola di Terzigno (Napoli), è stato trovato privo di vita in via Plinio, a poca distanza dal luogo dove è avvenuto il fatto. Il corpo è stato ritrovato dai Carabinieri di Terzigno durante una perlustrazione in via Vicinale Mauro Vecchio, strada di campagna che congiunge via Zabatta, a via Marconi, – a poche centinaia di metri dalla scuola – in un rudere circondato dalla vegetazione.

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L’uomo si è suicidato con la stessa pistola che ha ucciso la moglie Immacolata Villani dalla quale si stava separando. Le ricerche di Pasquale Vitiello erano andate avanti tutta la giornata di ieri ed anche la notte. Fin dall’inizio, le forze dell’ordine si erano concentrate intorno all’area protetta del Parco del Vesuvio. Il segnale del cellulare, infatti, avrebbe portato gli inquirenti nella zona a ridosso del vulcano, tra la pineta di via vecchia Campitelli e via Zabatta. Stamattina il ritrovamento del cadavere.

Pasquale Vitiello, figlio di un direttore di banca, lavorava come impiegato nell’indotto dell’Alenia, azienda aerospaziale, non viveva più con la moglie Immacolata Villani dallo scorso 4 marzo. La donna aveva ritenuto prudente, per salvaguardare la figlia e se stessa, di allontanarsi dall’abitazione coniugale, (nella quale aveva vissuto fino a quel momento e per circa un anno e mezzo in palese regime di separazione), ed era andata vivere a casa del padre a Boscoreale. Il motivo di questa scelta, l’ ennesimo violento litigio tra marito e moglie avvenuto davanti alla figlioletta di 9 anni, degenerato in uno scontro violento con calci, insulti e spintoni, al quale – secondo la denuncia presentata ai carabinieri – avrebbe preso parte attivamente anche la suocera di Immacolata. La donna raccontò tutto nella querela presentata ai carabinieri cui fece seguito una controquerela presentata dalla suocera pochi giorni dopo.

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Ora gli inquirenti dovranno far luce sulle lettere che Pasquale Vitiello avrebbe lasciato e nelle quali avrebbe manifestato la sua volontà di compiere l’insano gesto. Pare che abbia scritto circa venti lettere di cui una indirizzata alla figlia con su scritto “Aprila quando sarai grande”.

Si chiude così, con un omicidio-suicidio, questa tragedia che ha sconvolto per l’ennesima volta la città di Terzigno.

 

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