E’ morta la donna di 33 anni aggredita oggi pomeriggio dal marito a Seregno, paesino nei pressi di Monza, in via Romagnosi. Al momento dell’arrivo dei soccorsi la donna è apparsa immediatamente grave e a nulla è servita la corsa presso l’ospedale San Gerardo di Monza. La trentatreenne di origine albanese, è arrivata in codice rosso con una ferita d’arma da taglio infertagli dal marito, con il quale aveva una causa di separazione in corso.
L’uomo, un marocchino di 35 anni, ha accoltellato la moglie intorno alle 16 mentre lei era ancora in auto e successivamente è fuggito, lasciandola in condizioni disperate. Infine si è recato presso la caserma dei carabinieri e si è costituito.
Il rifiuto di una separazione
La coppia, secondo indiscrezioni, da un paio di mesi, non viveva più insieme nella stessa casa per problemi legati al rapporto tra i due coniugi. Già in precedenza vi erano stati screzi e litigi in casa, soprattutto dopo l’allontanamento dell’uomo dal tetto coniugale. Quest’ultimo, infine, avrebbe trovato una sistemazione non distante dalla casa coniugale presso alcuni amici.
Allertate prontamente le forze dell’ordine si sono subito recati sul posto e hanno provveduto a delimitare la zona per permettere alle ambulanze del 118 di soccorrere e trasportare la donna già in fin di vita. Il brutale omicidio ha coinvolto anche un bambino di 5 anni e un’altra donna di 49 anni lì presente che sarebbe la mamma della vittima.
Dopo il brutale omicidio-suicidio di Prato, ancora un’altra morte per un rifiuto. Quel no che porta l’uomo ad essere aggressivo, a non voler lasciare la propria compagna, un rifiuto che ha dietro di se una scia di sangue.
