Economia

Spese mediche detraibili, la detrazione nel 730

Una delle maggiori novità contenute nella dichiarazione dei redditi precompilata 2020, online dal 5 maggio scorso, riguarda i dati sulle spese sanitarie

Oltre ai dati presenti negli anni scorsi, sono stati aggiunte le prestazioni erogate da ulteriori professionisti della sanità, che danno diritto alle detrazioni: dai dentisti agli igienisti dentali, dai fisioterapisti ai dietisti e così via. Tutto questo è consultabile sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

Le categorie interessate

Le categorie interessate sono:

  • tecnici sanitari di laboratorio biomedico;
  • tecnici audiometristi;
  • tecnici audioprotesisti;
  • tecnici ortopedici;
  • dietisti;
  • tecnici di neurofisiopatologia;
  • tecnici di fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare;
  • igienisti dentali;
  • fisioterapisti;
  • logopedisti;
  • podologi;
  • ortottisti e assistenti di oftalmologia;
  • terapisti della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva;
  • tecnici della riabilitazione psichiatrica;
  • terapisti occupazionali;
  • educatori professionali;
  • tecnici della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro;
  • assistenti sanitari;
  • biologi.

Si annoverano anche le spese sanitarie per le prestazioni erogate dalle strutture sanitarie militari e dalla farmacia dell’Associazione Nazionale fra Mutilati e Invalidi di Guerra.

Come funziona la detrazione delle spese mediche

La detrazione IRPEF per le spese sanitarie è pari al 19%, per la parte eccedente l’importo di 129,11 euro (quindi la franchigia). A ciò si accompagnano alcune spese sostenute per le persone con disabilità che sono invece detraibili, sempre al 19%, ma senza applicare la franchigia.

Spese sanitarie e farmaceutiche detraibili

Nel modello 730 2020 le spese sanitarie indicati dal rigo E1 a E5 del quadro E godono di una detrazione Irpef del 19% se documentate da una ricevuta fiscale, uno scontrino, una fattura oppure parcella.

La detrazione è prevista per:

  • spese chirurgiche: sono quelle riferibili interventi chirurgici veri e propri, compresi quelli di piccola chirurgia, ed eseguibili anche in day hospital. La detrazione avviene se le spese sono sostenute per interventi ritenuti necessari “per un recupero della normalità sanitaria e funzionale della persona ovvero per interventi tesi a riparare inestetismmi, sia congeniti sia talvolta dovuti ad eventi pregressi di vario genere, comunque suscettibili di creare disagi psico-fisici alle persone”;
  • spese specialistiche: elettrocardiogrammi, ecocardiografia, elettroencefalogrammi, tac, risonanze magnetiche, indagini laser, ginnastica correttiva e di riabilitazione degli arti e del corpo, sedute di neuropsichiatria, dialisi, cobaltoterapia, iodio-terapia, anestesia epidurale, inseminazione artificiale, amniocentesi, villocentesi, altre analisi di diagnosi prenatale;
  • visite mediche;
  • acquisto di medicinali da banco o con ricetta medica;
  • assistenza infermieristica o di fisioterapia;
  • interventi chirurgici e trapianti;
  • esami di laboratorio e di diagnosi se opportunamente prescritti da un medico;
  • cure dentistiche;
  • cure termali prescritte da un medico (tranne spese di viaggio e alloggio);
  • acquisto o il noleggio di attrezzature mediche;
  • spese veterinarie fino a 500€;
  • spese per l’assistenza, la cura e i farmaci per anziani ricoverati in Istituti.

È bene ricordare che se queste spese sanitarie, anche per familiari non a carico o per persone disabili, superano nel complesso i 15.493,71€, allora la detrazione può essere divisa in 4 rate annuali di pari importo.

Quali spese sanitarie non sono detraibili

La detrazione non si applica a tutte quelle spese sanitarie sostenute nel 2019 che sono state rimborsate. Rientrano in questo ad esempio le spese risarcite dal dal danneggiante e quelle rimborsate con dei contributi sanitari da parte del datore di lavoro, di un ente pensionistico o assistenziale. Proprio queste ultime infatti, fino a un valore di 3.615,20€, non concorrono a formare il reddito imponibile di lavoratore dipendente, mentre la quota che supera tale cifra è idonea alla detrazione del 19%.

Invece le spese mediche nel modello 730 2020, soggette a rimborso in anni successivi al 2019, possono essere detratte al netto dell’importo che sarà rimborsato o per intero, se poi si indicherà la somma intera nella dichiarazione dei redditi dell’anno che sarà ricevuta.

Le spese mediche deducibili dal reddito

Le spese sanitarie generiche e di assistenza specifica per gli invalidi gravi o permanenti o per le menomazioni sostenute da disabili, possono essere dedotte dal reddito anche senza una prescrizione medica.

Tra quelle di assistenza specifica, l’Agenzia delle Entrate indica:

  • assistenza infermieristica e riabilitativa;
  • spese per assistenti di base e operatori tecnici assistenziali che assistono esclusivamente il disabile;
  • spese per personali di coordinamento delle attività assistenziali di nucleo;
  • spese per educatori professionali;
  • spese per animatori o terapeuti occupazionali;
  • spese mediche e paramediche di assistenza specifica per i disabili ricoverati in un istituto di assistenza;
  • medicinali certificati da fattura o scontrino.

Esse sono detraibili anche per familiari non a carico, inclusi il coniuge, genitori adottivi e discendenti dei figli.

Come compilare il modulo 730

Compilare adeguatamente il modello 730/2020 consente di poter beneficiare delle detrazioni del 19% sulle spese mediche e sanitarie.

Richiede particolare attenzione la compilazione del quadro E:

  • Rigo E1: spese sanitarie;
  • Rigo E2: spese sanitarie per familiari non a carico affetti da patologie esenti.

RIGO E1

La colonna 2 è relativa alle spese sanitarie sostenute nell’interesse proprio e dei familiari a carico, per cui la detrazione del 19% va calcolata solo sulla parte che supera l’importo di 129,11 euro. In questo caso, l’importo da indicare deve comprendere le spese sanitarie indicate nella sezione “Oneri detraibili” della Certificazione Unica con il codice onere 1.

Quanto alla colonna 1, invece, è relativa alle spese sanitarie concernenti patologie esenti dalla spesa sanitaria pubblica, ovvero quelle per le quali il Servizio Sanitario Nazionale ha riconosciuto l’esenzione dal ticket in relazione a particolari prestazioni sanitarie. Le spese indicate in questa colonna non possono essere comprese tra quelle indicate nella colonna 2.

RIGO E2

In questo campo è possibile indicare l’importo della spesa sanitaria sostenuta per il familiare non fiscalmente a carico affetto da patologie esenti la cui detrazione non ha trovato capienza nell’imposta lorda dovuta dall’interessato. Secondo poi, il tetto massimo delle spese sanitarie indicate in questo rigo non può superare 6.197,48 euro. Anche in questo caso la detrazione va calcolata solo sulla parte che supera l’importo di 129,11 euro.

Per beneficiare dell’agevolazione del 19%, nel rigo E1 del modello 730/2020 (quello, appunto, dedicato alle spese sanitarie) sarà necessario indicare prima di tutto l’importo delle spese mediche e sanitarie sostenute nel 2019.

 

 

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Veronica Mandalà

Palermitana di nascita, sono laureata in Media, Comunicazione Digitale e Giornalismo all'Università "La Sapienza" di Roma. Appassionata scrutatrice della realtà in tutte le sue sfumature, mi occupo di attualità, politica, sport e altro.
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