Attualità

Umami, il libro di Laia Jufresa per raccontare la relazione tra vita e dolore

Laia Jufresa, scrittrice messicana di trentacinque anni, esordisce con un romanzo inedito e di successo, “Umami“. Dopo una lunga dedizione a scritti antologici e riviste, si cimenta in un libro complesso, di compenetrazioni temporali ed intrecci narrativi.

Umami – scrive Laia – è il quinto sapore, quello che non sappiamo individuare, ma che vive nella nostra mentre e logora il nostro cuore“. Così il dolore, silenziosamente presente negli orizzonti dell’uomo, si fa suo compagno di avventure e traversie. Paragonata all’acqua stagnante, la sofferenza concettualizzata dalla Jufresa si incastra nel mosaico di storie che costellano il romanzo.
Ana, Pina, Marina e Alfredo costituiscono il perno attorno a cui ruotano quattro vicende diverse, ma esplicative di come la quotidianità sappia essere colorata e nera allo stesso tempo. Nella normalità di tutti i giorni, i protagonisti vivono sereni sotto l’ombra di oscuri ricordi e vuoti incolmabili.
Ana, amica di Pina e sua vicina di casa, perde la sorellina minore Luz, condividendo assieme alla restante famiglia uno sconforto ineliminabile.

La perdita straziante sconvolge inevitabilmente la madre, incredula nonostante il tempo trascorso e rassegnata all’idea di convivere con un immenso peso nel cuore, a cui peraltro rimedia simbolicamente avvolgendo il capo con un turbante.
Ma il senso latente di abbandono e disperazione pervade anche Pina, cresciuta con il padre in assenza di una figura materna, quest’ultima protagonista dello sconvolgimento delle ultime pagine di racconto. Ancora Marina, che risponde ad un profondissimo senso di solitudine ricorrendo all’arte della pittura, all’invenzione di nuove tinte di colore.
Infine Alfonso, un uomo dal vissuto turbolento che dopo aver coltivato il proprio amore passionale co la sua donna e compagna di vita, ne subisce la perdita. La condizione di vedovo che lo attanaglia e ne offusca le giornate, però, sostiene Laia, è inspiegabile proprio come l’umami.
In questo modo la scrittrice messicana, contro una tradizione letteraria nazionale di lotta politica e contestazione, sposta i riflettori sulla più ampia realtà dell’essere umano. Con semplicità e realismo, Laia Jufresa dipinge il protagonista di tutti i mondi, analizzato nella sua complessità e multiformità, nella sua singolare psicologia e nella rete di relazioni che lo lega agli altri.

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