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William Shakespeare, 400 anni dalla morte: le frasi più belle

400 anni fa, il 23 aprile 1616 moriva a Stratford Upon Avon, in Inghilterra, William Shakespeare, il drammaturgo  e poeta inglese più conosciuto al mondo.

Con i suoi 154 sonetti, le 37 opere teatrali e un’altra vasta serie di opere William Shakespeare, soprannominato Il Bardo è stato il poeta più significativo della letteratura inglese di sempre. Le sue opere, conosciute a livello planetario sono state lette, citate, recitate, sceneggiate in tutto il mondo. Basti pensare a “Romeo e Giulietta”, “Amleto”, “Re Lear”, “Riccardo II”  fra le tragedie; e ancora “La bisbetica domata”, “Molto rumore per nulla”, “Le allegre comari di Windsor”. Tutti gli attori e i registri teatrali, ma non solo, si sono dovuti e voluti cimentare in una di queste trame arcinote. Tutti noi, almeno una volta nella vita, abbiamo sentito o proclamato frasi celebri estratte dalla sue opere:

“Siamo fatti della materia di cui son fatti i sogni; e nello spazio e nel tempo d’un sogno è racchiusa la nostra breve vita.” (La tempesta)

“Quando non sarai più parte di me ritaglierò dal tuo ricordo tante piccole stelle, allora il cielo sarà così bello che tutto il mondo si innamorerà della notte.” (Romeo e Giulietta)

Amami o odiami, entrambi sono a mio favore.
Se mi ami, sarò sempre nel tuo cuore,
se mi odi, sarò sempre nella tua mente” (Sogno di una notte di mezza estate)

L’amore fugge come un’ombra l’amore reale che l’insegue, inseguendo chi lo fugge, fuggendo chi l’insegue” (Le allegre comari di Windsor)

E poi ci sono i sonetti, romanticissimi ma mai sdolcinati, evocativi e struggenti, che hanno fatto sciogliere il cuore anche ai meno sentimentali .

Se sapessi scrivere la bellezza dei tuoi occhi.
E cantare in nuovi metri tutte le tue grazie,
il futuro direbbe: questo poeta mente;
Mai un volto sulla terra ebbe tratti così celesti.” (Sonetto 17)

“…Amore non e’ Amore se muta quando scopre un mutamento o tende a svanire quando l’altro s’allontana.Oh no! Amore e’ un faro sempre fisso che sovrasta la tempesta e non vacilla mai;e’ la stella-guida di ogni sperduta barca,il cui valore e’ sconosciuto, benche’ nota la distanza.Amore non e’ soggetto al Tempo, pur se rosee labbra e gote dovran cadere sotto la sua curva lama; Amore non muta in poche ore o settimane,ma impavido resiste al giorno estremo del giudizio: se questo e’ errore e mi sara’ provato,Io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato. ” (Sonetto 116)

Se per baciarti dovessi poi andare all’inferno, lo farei. Così potrò poi vantarmi con i diavoli di aver visto il paradiso senza mai entrarci”

E a delle parole come queste chi potrà mai resistere?

 

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