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Roma senza Acqua: Acea indagata per reato ambientale

La battaglia dell’acqua a Roma raggiunge il suo punto più nero: l’ipotesi razionamento è sempre più vicina. La Procura di Civitavecchia, però, vuol vederci chiaro e ha aperto un fascicolo per reato ambientale a carico di Acea Ato 2 e il suo presidente Paolo Saccani. I carabinieri del Noe hanno effettuato questa mattina un sopralluogo nella sede di Piazzale Ostiense e hanno acquisito documenti e fascicoli inerenti alla gestione delle risorse idriche.

A detta dei sindaci del Lago, che hanno presentato un esposto alla Procura, Acea avrebbe falsificato i dati del prelievo di acqua. Lo stesso Zingaretti, presidente della regione, avrebbe chiesto a gran voce chiarimenti sui dati dei prelievi. Non è chiaro, infatti, come si possa arrivare al razionamento idrico se la Capitale dipende solo per l’8% dal Lago.

Inoltre proprio in giornata il Tribunale delle Acque ha bocciato il ricorso di Acea al provvedimento della settimana scorsa. Indicativa la motivazione: il tribunale ritiene le risorse idriche del Lazio sufficienti ad impedire il razionamento. L’inflessibilità della partecipata pubblica, giuridicamente parlando, non è giustificato.

Emergenza idrica a Roma, probabile intervento del Governo

Il tavolo tra regione, comune ed Acea è stato inconcludente; a un giorno dallo stop dei prelievi non è stata ancora data alcuna comunicazione ufficiale ai romani. Secondo alcune voci il governo sarebbe pronto ad intervenire in virtù anche dello stato di emergenza dichiarato dalla Regione Lazio.

Domani il governo potrebbe bloccare il decreto della Regione autorizzando i prelievi temporanei dal Lago di Bracciano. Con ogni probabilità verranno addotti motivi di salute pubblica. Non intervenendo il Comune ha difatti appoggiato la linea di Acea, interessata più alla propria utenza che allo stato ambientale dell’ecosistema lacustre. Il Campidoglio si trova dunque in una posizione ambigua, azionista di Acea, responsabile della città di Roma e del lago di Bracciano tramite la città metropolitana. Spesso però, le  prevalgono su quelle emergenziali. Nessuno, infatti, è interessato ad andare contro il proprio elettorato. Il mancato raggiungimento di un accordo è da vedere anche sotto questa luce.

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Matteo Squillante

Napoletano di nascita, attualmente vivo a Roma. Giornalista pubblicista, mi definisco idealista e sognatore studente di Storia e Culture Globali presso l'Università di Roma Tor Vergata. Osservatore silenzioso e spesso pedante della società attuale. Scrivo di ciò che mi interessa: principalmente politica, cinema e temi sociali.
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