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Scrivere un Curriculum Vitae: regole da seguire e errori da evitare

Il curriculum vitae è quel documento che viene redatto in occasione della ricerca di un lavoro, il primo, uno nuovo o diverso da quello che si ha. È un documento molto importante perché deve svolgere un compito non facile, cioè riassumere la situazione personale, formativa e professionale in modo completo, scorrevole e senza appesantire la sua lettura. La finalità è quella di ottenere una valutazione positiva in vista di una assunzione o una collaborazione. Ecco perché la sua stesura non deve essere improvvisata o affrontata con poca cura.

La tendenza personale all’impegno si vede, infatti, già da un curriculum vitae ben strutturato, esente da errori e propedeutico ad un immediato colloquio lavorativo. Infatti, i soggetti con scarse aspettative che, di solito, considerano la composizione di un CV una perdita di tempo, sono anche i soggetti meno meritevoli di attenzioni e che sanno in partenza di non essere all’altezza. Tutto questo da un CV traspare immediatamente, ecco perché è assolutamente indispensabile evitare gli errori e renderlo adatto alla specifica proposta lavorativa, in una parola deve essere perfetto. Proseguendo nella lettura vi spiegheremo le regole pratiche per la stesura del vostro miglior curriculum vitae.

Struttura del CV, cosa inserire

Un buon curriculum vitae è strutturato in blocchi e organizzato in più sezioni, nelle quali non possono mancare: i dati anagrafici, i dati di contatto, gli studi e i titoli conseguiti, le esperienze lavorative. Altro elemento che non può mancare è il consenso al trattamento dei dati personali in base al recente Regolamento UE n. 2016/679, senza il quale il vostro CV non potrà essere neanche letto. Altri elementi importanti da inserire riguardano gli approfondimenti sulle lingue straniere conosciute e sulle competenze informatiche. Su base facoltativa, invece, si possono inserire informazioni circa gli interessi extra lavorativi, gli hobby praticati, gli sport e tutti quegli elementi utili alla definizione del vostro profilo personale.

Elementi da non inserire e consigli utili

Andrebbe evitato l’inserimento di quelle esperienze lavorative che nulla hanno a che vedere o che, nel peggiore dei casi, stridono con il profilo lavorativo per cui ci si candida. Inoltre, non bisognerebbe inserire, neanche, tutto ciò che non è vantaggioso rispetto al profilo professionale che si intende proporre. Infatti, la migliore strategia è quella di costruire un CV specifico per ogni offerta di lavoro, in modo che sia il più possibile aderente rispetto alle caratteristiche richieste. Una buona abitudine, infatti, è quella di documentarsi bene sull’azienda che ricerca il personale, in modo che il vostro CV sia ritagliato su misura.

Inoltre, è necessario tenerlo sempre aggiornato con i dettagli più recenti e la data, accanto alla firma, che deve essere se non quella di consegna del CV, più vecchia al massimo di qualche giorno. Solo così darete l’impressione di un documento accurato e confezionato fresco. Infine, ricontrollate sempre ciò che avete scritto. Una seconda lettura aiuta a capire se la visione d’insieme che fornite corrisponde a come volete presentarvi.

La forma di un CV vincente

Il curriculum vitae deve essere in grado di esporre con semplicità tutte le informazioni utili in modo sintetico. Ciò non significa che il documento debba essere troppo breve, ma è preferibile un buon equilibrio tra lunghezza e sintesi. In media, un buon CV non dovrebbe eccedere le due pagine e mezza, per evitare che venga abbandonato prima del suo termine. Infatti, i responsabili delle risorse umane effettuano lo screening in meno di un minuto. Il suo contenuto, quindi, deve essere denso ma scorrevole, assolutamente privo di errori di grammatica e d’ortografia, avere un punto di vista professionale e oggettivo e non valutativo, il che significa limitarsi ai fatti e alle date senza esprimere giudizi.

Il documento deve apparire efficace e capace di fornire un’immagine brillante e adatta di sé. Inoltre, l’aspetto deve essere ordinato, schematico e piacevole da vedere e, possibilmente, dotato di qualche particolarità grafica che lo arricchisca e lo faccia spiccare tra tutti gli altri senza appesantirlo e senza mettere in secondo piano il contenuto.

Per quanto riguarda la fotografia, il suo inserimento non è obbligatorio e il “metterci la faccia” può essere una forte discriminante. Sta a voi valutare se può essere vantaggioso, oppure no, inserirla. In linea di massima, disporre di un volto cui associare le informazioni rende tutto più tangibile. Di certo vi consigliamo di scegliere una foto chiara, che esprima un viso pulito, ordinato e che ispiri fiducia e simpatia.

Il formato Europass

Dal 2005 è attivo il sito internet di Europass che ha messo a disposizione un formato di curriculum vitae univoco, dedicato a chi cerca lavoro in Europa. La finalità consiste nel facilitare la mobilità internazionale, agevolare le procedure di screening dei CV e, per i candidati, presentarsi attraverso un unico strumento. Il sito è un vero e proprio editor che consente la compilazione online e l’esportazione del documento. Le sezioni che costituiscono il CV Europass sono le seguenti: informazioni personali (dati anagrafici e di contatto); tipo di ricerca (dal titolo di studio, all’obiettivo professionale o una dichiarazione personale che consente un incipit d’effetto e personalizzato del vostro CV); esperienza professionale esposta dalla più recente alla più remota (comprensiva dei dati dei precedenti datori di lavoro, delle attività svolte e delle competenze maturate); istruzione e formazione (con elencazione dei titoli e delle qualifiche acquisite e dei dati degli enti erogatori); lingua madre e lingue straniere (con tabella di autovalutazione secondo il quadro comune europeo); competenze comunicative; competenze organizzative e gestionali; competenze professionali e competenze digitali. Tra i campi complementari, è possibile inserire ulteriori competenze che apportano valore aggiunto alla candidatura, specificando in quale contesto sono state acquisite.

Infine, si possono indicare le patenti possedute, gli allegati eventuali e ogni altra informazione rilevante, come: pubblicazioni, progetti, appartenenza a gruppi o associazioni, referenze e, per finire, l’autorizzazione al Trattamento dei dati personali. Si tratta di una risorsa online autorevole e molto importante che ha permesso, dal 2005 al 2019 la compilazione di oltre 130 milioni di curriculum vitae.

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