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Black Out in Venezuela Oggi: Cause

Il black out più lungo di sempre nel Venezuela ha colpito Caracas e quasi tutto il Paese (una decina di Stati) causando forti disagi.

A Caracas, viene interrotto il servizio metropolitano, come anche l’aeroporto internazionale di Maiquetia. La rete telefonica fissa e cellulare ed il collegamento ad internet sono stati perturbati.

Il governo venezuelano, ieri,ha chiuso uffici e scuole per facilitare la restituzione del servizio elettrico; notizia resa nota dall’emittente Telesur. Secondo Maduro, l’interruzione di energia, “fa parte della guerra elettrica annunciata e diretta dall’imperialismo statunitense contro il nostro popolo.” Ma ci tiene a sottolineare che “niente e nessuno potrà sconfiggere il popolo di Bolivar e Chavez”.

Il ministro Rodriguez ha parlato di un vero e proprio “sabotaggio tecnico ed informatico” contro il centro elettrico di Guri, dove si trova una delle più grandi dighe dell’America Latina. Ma nessuno ha fornito dettagli o prove su queste accuse.

Non si è fatta attendere, però, la reazione degli Stati Uniti: “la devastazione di cui soffrono ogni giorno i Venezuelani non dipendono dagli Stati Uniti, non dalla Colombia, non dall’Ecuador, Brasile, Europa o alcun altro Paese. La mancanza di elettricità e la fame sono il risultato dell’incompetenza del regime di Maduro”, afferma, con un tweet, il segretario di Stato Usa Mike Pompeo. “Niente cibo, niente medicine. Ora niente elettricità. Il prossimo passo, niente Maduro – ha continuato -. Le politiche di Maduro non portano altro che oscurità.”

Il black out – riferisce la BBC – ha proseguito per tutta la giornata di ieri – anche se alcune parti di Caracas e del resto del Paese hanno visto ripristinata la fornitura di energia elettrica.

Attualmente, i Venezuelani sono in prima fila per proteste pro e antigovernative, tra cui una manifestazione guidata dal leader dell’opposizione, Jon Guaidò, a Caracas. Il Presidente Nicolas Maduro, con un colpo di coda, ha a sua volta chiesto una contromanifestazione a sostegno del suo governo lo stesso giorno e alla stessa ora in cui si svolgera quella di Guaidò.

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