Storica sentenza della Corte Costituzionale, che ha dato il via libera ad attribuire ai figli anche il cognome della madre.
La Corta ha infatti dichiarato illegittima la norma, che prevede l’automatica attribuzione del cognome paterno al figlio legittimo quando i genitori intendono effettuare una scelta diversa. A sollevare la questione era stata la Corte d’Appello di Genova, per una causa promossa da una coppia italo-brasiliana residente nel capoluogo ligure che si era vista rifiutare dall’ufficiale di Stato civile di apporre al loro figlio, nato nel 2012, anche il cognome della mamma.
Ora dunque se due genitori saranno d’accordo potranno attribuire al figlio anche il cognome materno. La questione in realtà non è nuova; la Corte si era già espressa nel 2006 dichiarando la norma in questione “retaggio di una concezione patriarcale della famiglia”; tuttavia, dichiarò inammissibile la questione sottolineando come fosse compito del legislatore trovare una soluzione normativa al problema.
Una proposta di legge infatti è anche approdata alla Camera dei Deputati nel 2014, ed era stata approvata, ma si è poi arenata in Senato. Ora bisogna attendere il deposito della sentenza per capire le motivazioni (il cui relatore è Giuliano Amato), tuttavia si tratta di un cambiamento epocale, che arriva dopo molte bacchettate da parte dell’Europa, che più volte aveva raccomandato al nostro Paese di legiferare sulla questione. E ancora una volta, come per tante questioni etiche, è stata la Corte Costituzionale a porre mano al vuoto normativo.
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