Tecnologia

Come non perdere i dati e i contatti quando cambi cellulare

Quante volte abbiamo sentito dire “devo cambiare smartphone ma come faccio per non perdere tutti i miei dati?”. In realtà è molto più facile di quello che pensiamo, ogni sistema operativo ha le sue semplici mosse da seguire. Numeri di telefono, foto delle vacanze, il calendario con gli appuntamenti di lavoro e le scadenze di pagamenti o tasse sono sempre più spesso memorizzati sullo smartphone e perderli sarebbe davvero un guaio. È questa la più grande “incertezza” quando dobbiamo cambiare smartphone: come faccio a far migrare tutto sul nuovo dispositivo senza impazzire e senza rischiare di perdere qualcosa per strada? Sia che si tratti di passare da uno smartphone a un altro con lo stesso sistema operativo, sia che si decida di cambiarlo ci sono una serie di suggerimenti che ci consentono di farlo senza timore.

Iniziamo col chiarire che cos’è un backup e cosa si intende invece per migrazione dati. Con backup si intende una copia di sicurezza di tutti i dati contenuti nel dispositivo, dai numeri di telefono alle foto passando per le password del Wi-Fi di casa e dell’ufficio, alle note. Facile intuire perché è fondamentale avere un backup dei dati e anche che non può e non deve essere salvato in una sola posizione: i backup sono tipicamente accessibili in locale, quindi da un computer dove installare un programma che permette di completare e successivamente aggiornare le copie di backup, oppure in cloud tramite applicazioni o servizi integrati nel sistema operativo installato. La migrazione dati, di contro, tiene in considerazione solo i contenuti presenti nello smartphone (numeri, calendari, foto…) e il loro spostamento senza i dati di sistema, ed è l’operazione necessaria in caso di passaggio a un altro sistema operativo che non è in grado di leggere una completa copia di backup.

Il backup e la gestione delle librerie dei dati di iPhone, iPad ed iPod sono stati da sempre il pane di iTunes, il programma cuore del mondo Mac. Da iTunes è possibile decidere per un backup locale dei dati del telefono o su iCloud, e avere le informazioni semplicemente collegando il dispositivo: completare il backup in locale o in cloud non cambia nulla in termini di quantità di dati salvati, anche se il salvataggio sul computer è appoggiato allo spazio libero in essere sull’HD mentre su iCloud si viaggia su 5 GB gratuiti. In entrambi i casi il backup prevede il salvataggio sicuro del rullino foto, dei contatti, dei calendari, dei promemoria, dei preferiti di Safari, delle note, degli eventuali biglietti presenti dentro l’app Wallet, del portachiavi con le password dei siti o delle reti a cui abbiamo dato l’accesso e di tutte le app (e relativo contenuto) presenti su iPhone o iPad. Attenzione però alla mail: le password degli account di posta elettronica non vengono memorizzate per questione di privacy, bisogna assicurarsi quindi di averle a portata di mano in fase di recupero.

Il passaggio da un dispositivo Android a un altro è un po’ articolato poiché si sommano strumenti di backup e ripristino offerti dal sistema operativo a quelli realizzati dai singoli produttori di telefoni e le app di terze parti per il trasferimento dei dati del telefono. La prima cosa da sapere è che se ci si basa su un account (o più di uno) Google, i dati dei servizi Google presenti nel telefono vengono costantemente sincronizzati con il cloud. In poche parole, se si usa un account Google per la posta (Gmail), navigazione (Chrome), calendario, rubrica, appuntamenti e via dicendo, basta accedere al proprio account col telefono nuovo per trovarsi tutti i dati del telefono precedente nella medesima posizione. Uguale per le foto qualora si usi il servizio Google omonimo (Google Foto) oppure uno equivalente con funzionalità di backup in cloud. Questo lo si può fare da sempre e vale anche per altri fornitori di servizi e app analoghe. Ma si può andare oltre: a partire da Android 5, infatti, Google ha introdotto la funzionalità Tap&Go, che compare quando si configura un telefono da zero; Tap&Go permette di trasferire i dati dell’account di Google e delle app da un telefono all’altro semplicemente avvicinandoli, a patto che siano entrambi dotati di NFC. Oppure, qualora si sia realizzato un backup recente del telefono vecchio, è possibile utilizzare la funzionalità Get your apps and data, dicendo cioè al nuovo smartphone di ripristinare app, account e anche reti e password Wi-Fi da un backup di un telefono precedente. Non è tutto. Per quanto riguarda le app scaricate da Google Play, bisogna inoltre sapere che lo store Android conserva l’elenco di quelle che abbiamo scaricato in tutta la nostra vita di utenti Android: basta accedere all’app Play Store dal telefono e installare manualmente quelle che – già disponibili sul precedente smartphone – vogliamo portare nel nuovo. Con Android 6 Marshmallow, che diventerà standard nel corso del prossimo anno, è previsto un perfezionamento del concetto di backup che porterà anche a una completa migrazione delle app tra i due telefoni, con le medesime impostazioni, dati interni, storico, ecc. Tutto questo si somma a funzionalità e applicazioni realizzate appositamente dai produttori di telefoni e ad app di terze parti da usare per gestire il backup/migrazione o alcune parti di essa, come il trasferimento degli SMS, dello storico delle telefonate, ecc.

Anche nel caso di smartphone con sistema operativo Windows passare a un nuovo modello non è un problema. Essendo disponibile una funzionalità di backup integrata nel sistema operativo (Impostazioni/Backup), si possono salvare sul cloud senza stress sia i contatti del telefono, che tutti i file multimediali come foto, filmati e musica, ma anche le password, le app con tanto di dati, gli sms, le impostazioni della schermata Start e via dicendo. La soluzione più semplice e immediata per la migrazione dei dati tra due dispositivi con sistema operativo Windows è quindi offerta da Microsoft stessa e si basa sulle funzioni di backup e sincronizzazione dei dati con il cloud di OneDrive. Tra l’altro su tutti i terminali Windows Phone l’app OneDrive è preinstallata e permette, disponendo di un account Microsoft, di accedere a uno spazio di archiviazione gratuito di 15 GB, che possono essere utilizzati anche per il backup. Lo spazio va tenuto sotto controllo perché, come detto, c’è la possibilità di archiviare su OneDrive foto e video automaticamente e ad alta qualità. Per recuperare poi tutti i contenuti del backup e trasferirli sul nuovo terminale sarà sufficiente, dopo aver aggiunto l’account Microsoft, utilizzare la funzionalità di ripristino da backup sul telefono di destinazione, che imposterà il nuovo telefono come una copia di quello precedente e avvierà lo scaricamento delle app. Per la copia dei soli contatti e delle foto è disponibile in alternativa l’app “Transfer My Data” che sfrutta la connessione Bluetooth da telefono a telefono. La soluzione del backup cloud rimane però la più completa perché costituisce un sistema semplice e – soprattutto – completo.

Cosa succede se dopo anni di incrollabile fedeltà si decide di provare qualcosa di nuovo? Di sicuro non si perdono i dati, se non forse una piccolissima parte. Per esempio, il passaggio da Android a iOS è supportato in modo nativo in iOS 9 con l’app Passa a iOS: in fase di attivazione del nuovo iPhone, troveremo le opzioni per l’avvio ex novo o migrando i dati. Scegliendo il passaggio da Android e installando l’app sul vecchio smartphone, in pochi minuti passeranno numeri, foto, video, messaggi, l’account Google (con relativi dati associati) ed eventuali segnalibri salvati. Oltre all’opzione nativa, App Store e Play Store offrono soluzioni di trasferimento dati tramite reti Wi-Fi gratuite e veloci quali Copy my data, un’app per iOS e Android in grado di riconoscere sorgente e destinazione e inviare contatti, calendari e documenti in pochi minuti. Il riconoscimento avviene via Bluetooth e l’utente può liberamente decidere cosa sincronizzare e cosa lasciare nella “vita” precedente: come suggerito dal nome, l’app non sposta fisicamente i dati ma si limita a copiarli sul nuovo smartphone, lasciando intatti i contenuti originari. Poi ovviamente Android lascia la massima libertà ai produttori di dispositivi: per esempio, Samsung ha un’ottima app, che si chiama Smart Switch, che serve proprio per trasferire sul nuovo Galaxy la maggior parte dei dati importanti da un altro terminale Android ma anche da un iPhone o da un Windows Phone: parliamo di contatti, calendari, note, email, musica, suonerie, messaggi, immagini, bookmark e altro ancora.

Parlando di Windows Phone, il passaggio da Android o iOS al sistema operativo Microsoft è più agevole qualora si utilizzino sistemi cloud per mail, contatti, calendari, foto e altri contenuti. Non tutto è compatibile in forma diretta, ma in qualche modo la migrazione è sempre possibile: per esempio, se si usano i documenti Google sul vecchio telefono, li si può scaricare come file Office e poi caricarli su OneDrive, e un procedimento analogo vale per foto e video, che possono essere scaricati dal telefono di partenza e sincronizzati su Windows Phone o caricati in OneDrive. Per il trasferimento diretto ci si può comunque affidare ad app specifiche come Transfer my Data, che serve appunto per la migrazione diretta di dati specifici (nella fattispecie i contatti) verso un Windows Phone tramite Bluetooth, ed è quindi compatibile sia con Android che con iOS.

Speriamo che queste nostre informazioni siano utili a chi desidera cambiare smartphone in occasione delle prossime festività natalizie ma ha paura di affrontare la non facile trafila del passaggio dei dati.

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