Attualità

Consiglio Nazionale dei Giovani: intervista a Maria Cristina Pisani

Intervista alla presidente del Consiglio Nazionale dei Giovani Maria Cristina Pisani che ci parla delle attività dell'organo che presiede.

Il Consiglio Nazionale dei Giovani è di fatto l’organo incaricato di rappresentare le istanze giovanili presso le istituzioni quando ci sono da effettuare interventi attinenti, appunto, alle politiche giovanili. Oggi cercheremo di capire meglio cos’è e cosa fa questo organo parlando con la presidente Maria Cristina Pisani.

  • Come nasce il Consiglio Nazionale dei Giovani, quando e perché?

Il Consiglio Nazionale dei Giovani (CNG) è stato istituito con la legge di Bilancio 2019 e nasce dall’esperienza quindicennale del Forum Nazionale dei Giovani che aveva tra i suoi obiettivi statutari l’istituzione di un Consiglio Nazionale per il riconoscimento istituzionale della rappresentanza giovanile. Oggi quindi il CNG è l’organo consultivo cui è demandata la rappresentanza dei giovani nella interlocuzione con le Istituzioni per ogni confronto sulle politiche che riguardano il mondo giovanile.

  • Dove avete sede e da quale Ministero dipendete?

La nostra sede è a Roma, ci consente di essere fisicamente vicini alle maggiori istituzioni con le quali lavoriamo e collaboriamo stabilmente. Il CNG ha tra i suoi principali interlocutori il Ministro delle Politiche Giovanili e il Dipartimento delle Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

  • Quali sono le principali attività e a chi sono rivolte?

Come organo consultivo il CNG piò essere consultato dal Presidente del Consiglio dei Ministri o dall’Autorità politica delegata, esprimendo pareri e formulando proposte su atti normativi di iniziativa del Governo su materie che interessano i giovani, promuovendo il dialogo tra le istituzioni e le organizzazioni giovanili. Abbiamo tra i nostri obiettivi il sostegno alla cittadinanza attiva dei giovani, per questo supportiamo l’attività delle associazioni giovanili, favorendo lo scambio di buone pratiche e incrementando le reti. Il CNG partecipa, altresì, ai forum associativi europei e internazionali incoraggiando la comunicazione, le relazioni e gli scambi tra le organizzazioni giovanili dei diversi Paesi.

  • Quali sono state le iniziative che avete portato avanti nel tempo e quali quelle di cui siete più orgogliosi?

Oltre al ruolo consultivo presso il Governo, il CNG svolge numerose attività in collaborazione con le proprie associazioni. Già con l’esperienza del Forum Nazionale dei Giovani abbiamo realizzato eventi importanti di rilievo nazionale, come gli Stati Generali delle Politiche Giovanili, che si sono svolti a Roma nel 2018 con la partecipazione di centinaia di giovani da tutta Italia che si sono potuti confrontare con esponenti politici e delle istituzioni, del mondo dell’università e dell’impresa.

Di recente, in questa fase di emergenza causata dalla pandemia da Covid-19, abbiamo realizzato una piattaforma online per raccogliere le proposte dei giovani italiani per affrontare questa crisi, ascoltando le loro esigenze, perplessità e preoccupazioni. Abbiamo inoltre offerto spazio alle nostre Associazioni per raccontare sul nostro Canale TV le loro attività in questi mesi di campagna “IoRestoACasa”.

  • Quanti sono attualmente i membri? Chi fa parte oggi del direttivo e con quali deleghe? Quante sono le associazioni che fanno parte del Consiglio Nazionale dei Giovani?

Il CNG è attualmente composto da 72 associazioni giovanili nazionali di diversi ambiti: terzo settore, sindacati, categorie professionali, giovanili di partito, religiose, sportive, universitarie e studentesche. Il Consiglio di Presidenza è composto da 11 Consiglieri ognuno con una delega specifica: dall’innovazione e impresa all’associazionismo, alla cittadinanza attiva e servizio civile, agricoltura e ambiente, esteri, cooperazione europea e mobilità internazionale, lavoro, previdenza sociale e diritti, salute e sport, cultura e turismo, formazione, legalità e politiche sociali.

  • Qual è il vostro rapporto con le amministrazioni locali e nazionali?

Collaboriamo con le Amministrazioni pubbliche elaborando studi e predisponendo rapporti sulla condizione giovanile, utili a definire le politiche per i giovani. Il CNG, inoltre, supporta la formazione e lo sviluppo di organismi consultivi dei giovani a livello locale, favorendo l’incontro di organizzazioni giovanili sostenendone le progettualità comuni in linea con le finalità e i principi fondamentali del Consiglio.

  • Com’è il rapporto con le altre organizzazioni che operano nel vostro stesso campo? In che modo, se lo fate, collaborate?

In questi anni abbiamo realizzato diverse partnership con numerose organizzazioni nazionali e internazionali, di volontariato, del terzo settore, per la formazione dei ragazzi e per favorire la loro partecipazione ai processi decisionali. Ancora di più in questo momento di crisi, collaboriamo con altre realtà per non escludere nessuno, ascoltando le necessità dei giovani, raccogliendo le loro perplessità e preoccupazioni per condividerle con le istituzioni e individuare insieme strumenti pratici che mirano a informare le giovani generazioni, offrire loro rapide risposte, creare una rete online di scambio continuo e favorire un loro maggior coinvolgimento.

  • Qual è la situazione in Italia dal vostro punto di vista? Vedete dei cambiamenti nell’ultimo periodo?

Attualmente in Italia viviamo una fase di emergenza che comporterà inevitabili conseguenze socio-economiche e i giovani sono, purtroppo, i principali interessati perché rischiano di pagare un costo altissimo. I cambiamenti maggiormente rilevanti intervenuti negli ultimi anni, prima di quest’ultima crisi, sono stati trasversali, dalla sempre più pervasiva digitalizzazione del mondo del lavoro alla stessa precarietà degli spazi occupazionali anche in conseguenza dei processi di innovazione tecnologica globale. I nostri giovani si sono ritrovati a vivere due crisi senza precedenti in poco più di dieci anni, prima quella del 2008 e ora l’attuale crisi che con l’ulteriore e inevitabile aumento del nostro debito pubblico, rischia di provocare conseguenze ancora più devastanti, mettendo in pericolo le prospettive di tante ragazze e ragazzi, i loro percorsi formativi e occupazionali e progetti di vita.

  • In cosa bisogna investire per migliorare?

Come CNG crediamo siano necessarie misure specifiche per fronteggiare la disoccupazione e la precarietà del lavoro. Dobbiamo favorire l’occupazione giovanile con sistemi di incentivazione previdenziali e/o fiscali per ridurre i costi del lavoro e sostenere l’imprenditorialità giovanile. Per questo, è necessario ripensare gli interventi di politica socio-economica per contrastate le condizioni che ostacolano la realizzazione di quelle potenzialità creative che sono tipiche dei giovani. Dobbiamo creare opportunità migliori per i giovani che rispecchino le loro aspirazioni, la loro creatività e i loro talenti. Un processo che si basa sull’acquisizione delle competenze e che passa necessariamente dallo stretto rapporto tra formazione e lavoro. L’istruzione costituisce un valore centrale per i giovani.

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