Economia

Cosa sono il Direct Lending e le fonti di finanziamento alternative

I cambiamenti nel contesto economico-finanziario in cui operano le PMI portano finanziamenti innovativi come il direct lending

I finanziamenti sono motori fondamentali per la ripresa delle piccole e medie imprese italiane (PMI), che stanno ancora subendo gli effetti nefasti della recessione dovuta al Covid-19 e alla guerra in Ucraina. I mercati finanziari forniscono le risorse per gli investimenti delle imprese ma si è reso necessario un rinnovamento delle fonti di finanziamento per venire incontro alle urgenze delle PMI. In questo contesto assumono un’importanza rilevante i finanziamenti alternativi ai quali le aziende possono accedere nei momenti di difficoltà. La finanza alternativa permette di diversificare le fonti di finanziamento, utilizzando per esempio i minibond o il direct lending. Questo tipo di finanziamenti si sono sviluppati in forza della crescita del settore fintech e il collaterale sviluppo di strumenti di raccolta del capitale.

Al momento i principali tipi di finanziamenti alternativi sono:

  • Equity crowdfunding: che consiste nella raccolta di capitale, per mezzo di piattaforme online dedicate, dalla crowd che si compone di investitori che decidono di supportare un’impresa in cambio di quote societarie;
  • Social lending: gli investitori, a fronte di un interesse e del rimborso di capitale, per mezzo delle piattaforme online, prestano denaro a imprese che nonostante non possiedano i requisiti richiesti per la concessione di un prestito bancario. Alle imprese viene assegnato un ratino in base a parametri definiti.
  • Reward crowdfunding: le persone decidono di finanziare un progetto ricevendo in cambio una ricompensa che non è in denaro bensì consiste in sconti promozionali o la ricezione di prodotti in anteprima esclusiva.
  • Minibond: sono strumenti obbligazionari di finanza alternativa con i quali le aziende non quotate possono reperire le risorse per finanziare i propri programmi di investimento senza doversi rivolgere alle banche.
  • Initial Coin Offering: la tecnologia blockchain permette alle imprese di raccogliere capitale su Internet in cambio di token digitali che consentono ai sottoscrittori di accedere a prodotti e servizi o di partecipare a progetti imprenditoriali in maniera attiva.
  • Private equity: è l’attività di investimento nel capitale di rischio di imprese non quotate, effettuata da investitori istituzionali con l’obiettivo di ottenere un guadagno derivante dalla quotazione in borsa dell’azienda o dalla vendita della partecipazione acquisita.
  • Direct lending

Cos’è il direct lending?

Come abbiamo spiegato i finanziamenti innovativi sono fondamentali per le imprese che necessitano di liquidità immediata e non riescono a reperire fondi tramite i canali tradizionali come quello bancario. Essi sono veloci ed efficienti, pensati per soddisfare una necessità nel medio periodo di tempo. Tra tutti emerge il direct lending.

Ma cos’è il direct lending di preciso? È un’erogazione diretta di finanziamenti da parte di soggetti non bancari. Questo tipo di processo permette alle aziende di acquisire crediti commerciali o prestiti a medio-lungo termine finalizzati a progetti di crescita, acquisizioni o rifinanziamento di debiti.

I prestiti vengono erogati direttamente per mezzo di piattaforme Fintech e possono essere finanziati sia da soggetti privati (in questo caso si parla di P2P) che da investitori istituzionali. Il mercato per questa tipologia di prestito è in forte crescita ma ha ancora un enorme potenziale racchiuso nello sviluppo futuro delle tecnologie.

La procedura di richiesta per un finanziamento mediante direct lending è simile a quella prevista per richiedere un prestito in banca. Compilata la domanda di richiesta sul sito web dell’operatore prescelto (con allegati i documenti necessari), il richiedente dovrà attendere finché non verranno fatte tutte le verifiche del caso. L’erogatore del credito dovrà valutare la solidità dell’azienda, l’entità dei fondi richiesti, la governance aziendale e le prospettive di crescita. Al fine di non commettere errori nella redazione della domanda è bene affidarsi sempre ad un esperto.

I vantaggi per le piccole e medie imprese

In Italia, le forme di finanziamento alternativo come il direct lending sono indirizzate soprattutto alle piccole e medie imprese (PMI). Questo tipo di realtà rappresentano la maggior parte delle aziende sul territorio e sono dunque di estrema importanza per l’economia. A causa degli ultimi anni di crisi, le PMI hanno riscontrato la necessità di ottenere fondi in modo semplice e veloce, cosa di rado possibile con le banche. È proprio in questo contesto che l’economia reale si unisce ai finanziamenti alternativi ottenibili tramite operatori specializzati.

I vantaggi per le imprese sono essenzialmente tre. Il primo è la velocità di erogazione del prestito, che risulta fondamentale nel caso in cui l’impresa abbia necessità immediata. La digitalizzazione permette di velocizzare i processi di richiesta e di valutazione del merito creditizio. Il secondo vantaggio è collegato al precedente, si tratta della semplicità dellacquisizione dei dati che è pensata per l’esperienza dell’utente. Infine, troviamo la facilità di dialogo con gli operatori, con tempi di delibera ed erogazione che variano da pochi minuti a 3/4 settimane, a seconda del tipo di prodotto e di importo richiesto.

Le imprese che desiderano accedere a fonti di finanza alternativa dovrebbero rivolgersi sempre alla figura di un esperto del settore. Questo perché senza l’ausilio di un esperto è difficile capire qual è la tipologia di finanziamento di cui si ha bisogno, come ottenerlo e quali siano i requisiti necessari.

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