Attualità

Cos’è la Fondazione “Cantiere Abruzzo – Italia”?

La Fondazione “Cantiere Abruzzo-Italia onlus” è un Associazione politico – culturale senza fini di lucro. Il Sen. Fabrizio Di Stefano, Presidente dell’Associazione, ha risposto alle nostre domande sulle attività di questa realtà.

  • Come nasce Cantiere Abruzzo – Italia, quando e perché?

Cantiere Abruzzo – Italia nasce nel 2009 su iniziativa di un gruppo di dirigenti e militanti dell’allora PdL (Il Popolo della Libertà), all’indomani delle vicende giudiziarie della sanitopoli abruzzese, per rimettere la politica al centro dell’azione dei governi regionali e locali. Infatti la prima iniziativa intrapresa è stata una tre giorni denominata “La politica oltre la politica”.

  • Dove avete sede e come vi finanziate?

La sede dell’Associazione è presso la segreteria politica del Sen. Fabrizio Di Stefano, nel Comune di San Giovanni Teatino, località cerniera dell’Area metropolitana Chieti-Pescara. I canali di finanziamento provengono sia dalle quote di adesione annuali, sia da contributi personali degli stessi iscritti. Inoltre da quest’anno contiamo di trovare ulteriori risorse attraverso finanziamenti che provengono dalla partecipazione a programmi e bandi europei.

  • Quali sono le principali attività e a chi sono rivolte?

Tra le numerosi attività organizzate da Cantiere Abruzzo – Italia, possiamo annoverare: corsi di formazione politica, convegni, presentazione di libri, pubblicazione di saggi e libri, produzione di opere teatrali, concorsi letterari, mostre artistiche e tutta un’altra serie di attività di rilevanza politico – culturale.

I corsi di formazione sono rivolti a tutti coloro che vogliono approcciarsi alla politica in maniera consapevole che la stessa se la si vuole fare in maniera seria, necessita di competenza e preparazione.
Per quanto riguarda gli altri appuntamenti, essi sono aperti a tutti coloro che condividono con noi l’apprezzamento e l’interesse alla cultura e alla politica.

  • Quali sono state le iniziative che avete portato avanti nel tempo e quali quelle di cui siete più orgogliosi?

Tra le iniziative più importanti realizzate nel corso del tempo, mi preme ricordare: Le giornate di Civitella del Tronto, un appuntamento annuale che si tiene nell’ultima fortezza borbonica arresasi alle truppe sabaude, in cui si affrontano, di volta in volta, specifiche tematiche storico-politiche. La celebrazione della tragedia delle foibe per la quale abbiamo lanciato un concorso letterario “10 febbraio: il Giorno del Ricordo”, riservato agli studenti delle scuole superiori ed universitari. La produzione dello spettacolo teatrale scritto e diretto dal Maestro Pier Francesco Pingitore dal titolo “Operazione Quercia – Mussolini a Campo Imperatore”, trasmesso più volte anche dall’emittente televisiva Rai Storia, e la compartecipazione al successivo spettacolo “Scacco al Duce”

I corsi di formazione politico – culturale: l’ultimo, nello specifico, di teorie e tecniche del giornalismo e della comunicazione politica, a cura del prof. Fabio Torriero; la pubblicazione del saggio “Il mezzogiorno e lo sviluppo negato”, in occasione del 150° dell’Unità d’Italia; la settimana della prevenzione, una campagna per la sensibilizzazione delle nuove generazioni contro l’uso di sostanze stupefacenti, tenuta all’interno di plessi scolastici di scuole superiori, in accordo con i dirigenti scolastici; la presentazione di numerosi libri di vari autori di levatura nazionale fra cui Alain De Benoist, Marcello Veneziani, Angelo Polimeno Bottai, Antonio Socci, Pino Aprile, Giacobbe Elia, Giovanni Fasanella, Pierfrancesco Pingitore, Fabio Torriero, Spartaco Pupo, Marco Valle, Alessandro Amorese, molte delle quali tenute anche a Roma in sedi prestigiose quali la sala conferenze del Capranichetta, Palazzo Ferrajoli o la sede nazionale della Società Dante Alighieri.

“La primavera delle idee”, ripetuta per diverse annualità, una due giorni di incontri e dibattiti con alcune delle più alte espressioni del mondo sociale e produttivo nazionale e regionale, in cui è stata analizzata la situazione socio-economica della Regione Abruzzo; lo spettacolo teatrale di e con Marcello Veneziani “Serata Italiana – comizio d’amore” tenutosi a Chieti nel prestigioso Teatro Marrucino.

  • Quanti sono attualmente i soci? Chi fa parte oggi del direttivo e con quali deleghe?

Cantiere Abruzzo non ha l’abitudine di fare campagne massicce di adesioni. Attualmente I soci sono 138.

Il consiglio direttivo è così composto:
Fabrizio Di Stefano, Presidente;
Maurizio Bucci, Vice Presidente;
Stefania Pazienza, Addetto Stampa;
Andrea Cirulli, Tesoriere;
Mario Di Felice, Responsabile Organizzativo;
Piergiorgio Schiavo, Fabrizio Bomba, Stella Cantelli, Alessandro Pala, e Valerio Visini, consiglieri.

  • Qual’è il vostro rapporto con le amministrazioni locali e nazionali? In che modo, se lo fate, collaborate?

In molte delle iniziative organizzate abbiamo ottenuto il patrocinio dei Comuni ospitanti, della Provincia, della Regione Abruzzo ed in alcuni casi anche di Ministeri.

  • Com’è il rapporto con le altre Associazioni che operano nel vostro stesso ambito? In che modo, se lo fate, collaborate?

Nel corso degli anni numerose sono state le collaborazioni con varie associazioni ed enti.
Posso qui ricordare la sinergia avuta con il “Premio Ischia” ed inoltre con l’Associazione Culturale Attori Animati per la produzione dello spettacolo teatrale “Operazione Quercia – Mussolini a Campo Imperatore”.

  • Quali sono le iniziative o le attività che avete in mente per il futuro?

Il fulcro della nostra attività continuerà ad essere sempre quello di mettere la cultura al centro dell’azione politica ed a valorizzare la cultura in tutti i suoi aspetti. Abbiamo presentato progetti europei che hanno come scopo la realizzazione di corsi di formazione politica a livello internazionale. Abbiamo – inoltre – risposto al bando “Europa per i cittadini” con l’intento realizzare una iniziativa sul ’68 volta ad analizzare quel periodo “rivoluzionario” sotto il punto di vista sociale, politico, e culturale.

L’intento è quello di confrontare come in quegli anni i fermenti politici e culturali abbiano avuto diverse modalità di interpretazione; in particolar modo soffermarci su tre Nazioni specifiche ovvero la Francia (il ’68 alla Sorbona e i movimenti di piazza) la Cecoslovacchia (la rivolta dei carri armati russi e la morte di Jan Palach) e l’Italia (con il ’68 e i successivi anni di piombo). Inoltre, non appena l’emergenza sanitaria ce lo permetterà, sarà nostra intenzione riproporre le consuete giornate di Civitella e calendarizzare una serie di incontri con gli autori per la presentazione di scritti.

  • Qual è la situazione in Italia e in Abruzzo dal vostro punto di vista? Vedete dei cambiamenti nell’ultimo periodo?

Credo sia impossibile dare una risposta oggi in virtù dello stato attuale della emergenza sanitaria in atto causata dalla pandemia del Coronavirus, certamente il mondo sarà diverso all’indomani della fine del CVD19, e quindi anche le nostre realtà.

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