Economia

Criptovalute: quali previsioni per Shiba Inu Coin da parte degli esperti?

Il settore delle criptovalute sta attraversando sui mercati finanziari un momento molto favorevole: negli ultimi mesi, infatti, la maggior parte dei sottostanti, dopo un periodo altalenante, si è riportata a ridosso dei massimi assoluti registrati tra il primo e il secondo trimestre dell’anno, mostrando una buona resilienza anche in quelle situazioni in cui le asset classes tradizionali sono andate in sofferenza.

A far bene, in quest’ultima fase, non solo i soliti nomi: difatti molti asset meno noti hanno incrementato notevolmente il valore della propria capitalizzazione. È il caso di Shiba Inu, messo sotto osservazione tempo fa dal team di analisti di Criptovaluta.it, portale di riferimento nel campo degli investimenti digitali.

La valuta virtuale, dopo l’entusiasmo di inizio 2021, ha subito una profonda correzione, per poi veder adagiare i prezzi all’interno di una stretta congestione, fino al break up di ottobre, che ha portato la quotazione, al cambio in dollari, su nuovi massimi storici. Naturalmente la valutazione della crypto è ancora interessante e tutti gli investitori, che ricerchino informazioni sul sottostante, troveranno le previsioni Shiba Inu Coin di Criptovaluta.it molto utili.

Le caratteristiche principali di Shiba Inu Coin

Prima di procedere con un’analisi dell’asset è opportuno sottolineare che Shiba Inu Coin è una criptocurrency nata senza un progetto specifico collegato al token, è sprovvista di una tecnologia innovativa e fa del suo punto di forza l’ampia fan base acquisita nel corso del tempo. La grande community, che prende il nome di Shibarmy, ha reso importante ciò che era nato senza troppe pretese sulla scia dei meme token -il medesimo percorso tracciato da Dogecoin-, e il crescente numero di holder ha lanciato l’asset tra i primi dieci per capitalizzazione, portandolo all’attenzione di investitori e addetti ai lavori.

Come evidenziato da Criptovaluta.it, l’unico aspetto rilevante da un punto di vista tecnologico è rappresentato dall’AMM di Shiba, in quanto il token, sviluppato su rete Ethereum, non dispone di una funzionalità specifica. Quindi, oltre ad avere come punto di riferimento l’hype che si crea attorno al fenomeno -spesso fomentato dagli endorsement di personaggi famosi- e l’effetto domino generato dalle performance dei sottostanti più importanti –Bitcoin su tutti-, non si può non costruire una strategia operativa che tenga quasi esclusivamente conto dell’aspetto tecnico dei prezzi.

Impostazione tecnica di Shiba Inu Coin

Anche se nelle ultime sedute Shiba Inu Coin ha registrato un deciso aumento di volatilità all’interno di un ampio canale laterale, la struttura delle quotazioni, sul medio e lungo periodo, continua a mantenere un’impostazione piuttosto solida: secondo gli esperti di Criptovaluta.it, infatti, il prezzo del token oscilla al di sopra dei supporti più importanti.

Inoltre non solo la maggior parte degli indicatori di trend -sulle principali scansioni temporali- individua una prosecuzione della tendenza in atto, ma anche gli oscillatori, che ponderano le fasi di stress –ipervenduto o ipercomprato-, al momento non evidenziano segnali di cedimento. Tuttavia, non potendo contare su solide basi fondamentali, è opportuno monitorare costantemente l’evoluzione del prezzo ed essere pronti, eventualmente, a chiudere le posizioni in stop loss.

Per investire su Shiba Inu Coin i risparmiatori hanno a disposizione due opzioni: il canale operativo fornito dagli exchange oppure quello fornito dai broker online. Nel primo caso si acquista il token direttamente sulla piazza di scambio che fa incontrare domanda e offerta; successivamente l’asset viene stoccato in un dispositivo denominato e-wallet.

Naturalmente, chi sceglie tale modus operandi, può sfruttare solo i trend al rialzo e non può disporre della leva finanziaria. La seconda opzione, di contro, prevede la negoziazione attraverso i Contratti per Differenza sulle criptovalute: strumenti derivati che replicano il prezzo del sottostante senza averne il possesso diretto. Tale modalità di approccio al mercato dà la possibilità agli investitori di confrontarsi con trend al ribasso, utilizzando la vendita allo scoperto.

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