Attualità

Donald Trump: dazi doganali su acciaio e alluminio

E’ un Trump deciso quello che è tornato a far discutere di sé nella giornata di venerdì 2 marzo quando ha annunciato, via twitter, di voler varare un programma di misure protezionistiche che che andrà a colpire le importazioni di acciaio e di alluminio.

Quando un Paese (gli Usa) perde molti miliardi di dollari nel commercio con praticamente ogni Paese con cui fa affari, le guerre commerciali sono giuste e facili da vincere” ha minacciato il numero uno di Washington. E nonostante gli avvertimenti ricevuti dagli stessi membri dell’amministrazione ha continuato: ”Quando un Paese impone dazi del 50% sui nostri prodotti e noi imponiamo dazi pari a zero sugli stessi prodotti che arrivano nel nostro Paese, non è giusto né intelligente“. E se non bastavano le tensioni con la Russia dovute agli attacchi informatici e alla questione militare in Siria la decisione di Trump ha scatenato dure reazioni da parte di Europa e Cina, consapevoli del fatto che una simile strategia arrecherebbe danni non solo ai Paesi esportatori, ma alle stesse aziende americane, causando al paese un danno economico non indifferente. ”Non restiamo inattivi mentre vengono minacciati l’industria europea e il lavoro.

L’Ue sta preparando dazi sull’importazione dei prodotti Usa, inclusi Harley-Davidson, Bourbon e jeans Levi’s“ ha dichiarato la portavoce della Commissione Europea Mina Andreeva. Parole pronunciate forse nella speranza che il presidente americano desista dalle sue intenzioni, come fece Bush nel 2002, in seguito alla risposta di Bruxelles.Il provvedimento ha già avuto delle ripercussioni negative,con le borse hanno emesso le prime sentenze. Dopo una chiusura pesante, apertura in netto calo per Wall Street con il Dow Jones che perde l’1,34%, il Nasdaq l’1,06% e l’indice S&P500 lo 0,91%. Male anche le borse europee, con Piazza Affari che perde il 2,4%. Con l’entrata in vigore delle tassazioni ci sarebbero perdite importanti anche per il Made in Italy tanto apprezzato negli Stati Uniti nel settore immobiliare e dell’agroalimentare. Danneggiati sarebbero anche i produttori di acciaio in Canada, Brasile, Messico, Corea del Sud e Turchia.
Intanto dalla Casa Bianca giungono voci su una possibile dimissione del consigliere economico ed ex presidente della Glodman Sachs ,Gary Cohn, in quanto si è detto contrario all’adozione di misure protezionistiche. E c’è chi addirittura sostiene che la decisione di Trump rappresenti una strategia per liberarsi del suo consigliere. E’ stata la portavoce Sarah Huckabee Sanders a smentire un simile scenario.Insomma, una situazione da monitorare che minaccia di destabilizzare il quadro delle già controverse relazioni internazionali.

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