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Fausto Brizzi: chiesta l’archiviazione per le accuse di molestie

La Procura di Roma ha chiesto l’archiviazione per il regista Fausto Brizzi, accusato di molestie. Brizzi era stato iscritto nel registro degli indagati lo scorso aprile, quando era stato interrogato dal procuratore aggiunto Maria Monteleone e dal pm Pantaleo Polifemo.

Le denunce per molestie riguardavano tre presunti episodi avvenuti nel 2014, 2015 e 2017. Il regista era stato accusato da alcune aspiranti attrici di aver abusato di loro. A sollevare il “caso Brizzi” i giornalisti de Le Iene, che raccolsero le testimonianze di molte attrici. Le presunte vittime avevano raccontato di essere state molestate e abusate da Brizzi molto tempo prima, nel suo loft, con la scusa di provare scene di passione per i film.

Gli inquirenti, coordinati dal procuratore aggiunto Maria Monteleone, hanno svolto accertamenti anche per i casi le cui denunce erano arrivate oltre i termini di legge. Infatti, secondo il Codice, per denunciare un abuso sessuale si hanno sei mesi di tempo, altrimenti il reato non può essere più perseguito. In base a quanto accertato dai magistrati, nella vicenda non sono stati riscontrati profili di natura penale.

Fausto Brizzi: la difesa della moglie

L’avvocato del regista ha sempre dichiarato che il suo assistito “come già fatto in passato e in qualsiasi presente e futura circostanza, ribadisce di non aver mai avuto nella sua vita rapporti che non fossero consenzienti”. Fausto Brizzi si è sempre dichiarato innocente e in sua difesa, pochi giorni dopo lo scoppio del polverone, era scesa in campo anche la moglie Claudia Zanella. “Se buona parte di tutto ciò che ho sentito ed è circolato nel nostro mondo fosse vero, da essere umano profondamente rispettoso del prossimo, ne sarei profondamente disgustata. Però deve esserci una distinzione: davanti alla violenza o all’abuso dobbiamo correre dai carabinieri a denunciare; davanti a un approccio non gradito, invece, dobbiamo rispondere con un secco “no” e andarcene, come ho fatto io stessa molte volte in questi anni nell’ambiente del cinema, della televisione, della moda”.

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