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Giornata della Legalità, Mattarella: “Contro mafie serve impegno di tutta la comunità”.

«Il 23 maggio è una data che non si può dimenticare, viene ricordata ogni anno la data del vile attentato di Capaci. Da allora si è sviluppato un movimento di reazione civile prezioso e importante, contro la mafia che ha ottenuto risultati importanti ma che richiede ulteriori impegni». Questo il discorso pronunciato ieri dal Capo dello Stato Sergio Mattarella davanti ai ragazzi in partenza da Civitavecchia sulla Nave della Legalità, che questa mattina è arrivata al porto di Palermo, come di consuetudine, per il 26° anniversario della strage in cui morirono il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli uomini della scorta Rocco Di Cillo, Vito Schifani, Antonio Montinaro. 

«La lotta alle mafie è un impegno da riaffermare per sradicare questo fenomeno da tutti i territori del paese», ha continuato il Capo dello Stato. «La presenza della mafia ostacola lo sviluppo economico, frena le possibilità di lavoro, condiziona possibilità di vita sociale, riduce la libertà di ciascuno per questo è importante la testimonianza che state portando oggi e con la giornata di domani e le significative manifestazioni che ci saranno». 

A Palermo, in queste ore, gli studenti siciliani stanno accogliendo gli oltre mille ragazze e ragazzi salpati ieri per dire “no alle mafie”. Le iniziative promosse quest’anno dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e dalla Fondazione Falcone prenderanno il via nell’Aula bunker dell’Ucciardone, poi partiranno i due cortei che confluiranno sotto l’albero intitolato a Falcone, in via Notarbartolo, dove il magistrato viveva, per celebrare il Silenzio alle 17.58, l’ora della strage di Capaci. 

Nel corso del pomeriggio verranno anche presentati i progetti delle “Università della Legalità”, i 23 atenei che si sono impegnati a promuovere iniziative volte a sensibilizzare sul tema della mafia. La giornata si concluderà con una messa, alle ore 19, presso la Chiesa di San Domenico, in ricordo delle vittime della criminalità organizzata. La celebrazione sarà seguita da un concerto della banda della Polizia di Stato, al Teatro Massimo.

Palermo chiama Italia

Ma l’eco della giornata non si ferma a Palermo. Il “no” alle mafie, infatti, verrà rilanciato in altre dieci regioni (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Puglia, Toscana e Umbria) da migliaia di studentesse e studenti, in una sorta di “staffetta” a distanza. A coordinare le attività nelle città coinvolte saranno gli Uffici Scolastici Regionali. Inoltre Il Miur e la Fondazione Falcone uniranno idealmente tutte le piazze di #PalermoChiamaItalia, e tutte le scuole che vorranno partecipare facendo sentire la loro voce per dire “no” alle mafie, utilizzando anche i canali social. Sui profili twitter @MiurSocial e @23maggioItalia ci saranno le dirette degli eventi raccontati attraverso gli hasthag #23maggio, #PalermoChiamaItalia e #navedellalegalità. Gli eventi potranno essere seguiti sulle pagine Facebook, Instagram e Youtube del Miur e di PalermoChiamaItalia e attraverso Miur Radio Network, la web radio che il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha attivato nelle scorse settimana per dare voce alla scuola e alle sue buone pratiche e i cui speaker saranno direttamente gli studenti.

 

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