Politica

Giuseppe Conte contro Grillo: ”Decida se essere padre padrone”

Non sembra volersi arrestare lo scontro tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo, scontro che sta determinando profonde fibrillazioni all’interno del Movimento 5 Stelle. L’ex premier è da mesi a lavoro per provare a costruire un nuovo Movimento in grado di recuperare consensi ma in questa opera si è dovuto scontrare con le pretese di Beppe Grillo il quale a parere di molti continua a gestire il M5S come fosse una sua proprietà personale.

Nei giorni scorsi sembrava si fosse venuta a creare una frattura insanabile ma adesso qualche margine per ricucire sembra esserci. Oggi Giuseppe Conte ha tenuto una conferenza stampa per spiegare le sue ragioni e non ha lesinato attacchi al comico genovese il quale, a quanto pare, non condividerebbe la sua voglia di rivoluzionare la struttura del Movimento. Ecco cosa sta accadendo.

Scontro Conte-Grillo: le ragioni

Le ragioni dello scontro tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo sono legate all’organizzazione del nuovo Movimento 5 Stelle. A parere dell’ex premier alcune condizioni poste da Grillo andrebbero in contrasto con la sua intenzione di creare un’organizzazione con ruoli ben definiti e senza ambiguità. In buona sostanza il problema sarebbe legato al ruolo che il fondatore dovrebbe ricoprire nella nuova era del Movimento: infatti, Conte ha dichiarato che ”non ci può essere un leader ombra affiancato da un prestanome e in ogni caso non poteri essere io” e ha aggiunto che Grillo dovrebbe decidere se ”essere il genitore generoso che lascia crescere la sua creatura in autonomia o il genitore padrone che ne contrasta l’emancipazione”.

Conte ha spiegato di aver messo a punto una proposta di nuovo statuto scritto in seguito a un articolato confronto con gli amministratori locali, i parlamentari e la base. Tale proposta sarà girata a Crimi e Grillo e poi sarà resa pubblica affinché, come auspica l’ex premier, gli iscritti possano valutarla e formarsi un’opinione in merito.

Ovviamente, si attendono le reazioni di Beppe Grillo che, per la prima volta dalla nascita del Movimento 5 Stelle, vede la sua leadership essere messa pesantemente in discussione. Il comico genovese questa volta non potrà usare il pugno di ferro contro il dissidente Conte che gode di grandissima stima da parte della base e di molti parlamentari che potrebbero convergere in una nuova entità che l’ex premier potrebbe creare se ”cacciato” dal M5S. Staremo a vedere come si evolverà la querelle.

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Emanuele Terracciano

Nato ad Aversa (CE) il 22 agosto 1994 e laureato in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli Studi di Salerno. Collaboro con i siti di Content Lab dal 2015 occupandomi di sport, politica e altro.
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