Politica

Grillo, querela del Partito Democratico: estraneo ai fatti

Marzo di un anno fa, sul blog di Beppe Grillo compare un post in cui alcuni esponenti del Pd vengono accusati di essere “Tutti collusi. Tutti complici. Con le mani sporche di petrolio e denaro”. Le accuse hanno portato il leader del Movimento 5 Stelle ad affrontare un’intricata causa civile contro il Partito Democratico.

Pubblicate in rete, le accuse in questione, riguardavano l’inchiesta sul caso Tempa Rossa, e vedevano come protagonisti alcuni esponenti del Pd, appunto: l’ex premier Matteo Renzi, la sua fedele seguace Maria Elena Boschi e l’ex ministro allo Sviluppo economico Federica Guidi (la quale, dopo essersi dimessa in seguito alla vicenda, si è vista archiviare le dimissioni).

Beppe Grillo è estraneo ai fatti

A distanza di un anno, però, gli avvocati assunti dal  comico genovese difendono il loro assistito. Secondo quanto affermato dai legali di  Beppe Grillo, quest’ultimo sarebbe totalmente estraneo ai fatti. I numerosi tweet di accusa nei confronti de suddetti esponenti del Partito Democratico, così come i post sul suo blog personale e su altri social, non sarebbero opera sua. Quel blog, che sembrerebbe essere alla base della sua formazione politica, non sarebbe gestito da lui, e lo stesso, secondo quanto affermato da Grillo, varrebbe per i vari account social che avrebbero dispensato le pungenti accuse.

Ovviamente non si sono fatte attendere le considerazioni in meriro da parte gli accusatori del caotico genovese leader del Movimento 5 Stelle. “Scrive insulti e poi finge di non sapere chi è stato?- sentenzia il tesoriere del Pd Francesco Bonifazi […] vergognati, caro Beppe Grillo. La tua difesa è ridicola”. 

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