Televisione

Il grande Gatsby, Film questa sera su Canale 5 (11 Febbraio 2017)

Per contrastare i picchi di share della serata finale del Festival di Sanremo, Canale 5 propone in prima serata la visione de Il grande Gatsby, regia di Baz Lurhmann. Ultimo riadattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Francis Scott Fitzgerald, il film articola la notissima storia del ricco e misterioso Gatsby, delle sue feste sfarzose, dei suoi amori contrastati, della superficialità di chi lo circonda e della sua tenace ed irresistibile speranza.

Lurhmann, alla seconda collaborazione con Leonardo di Caprio (protagonista del film), cerca in tutti i modi di prendere un prodotto assimilato e consolidato nella cultura contemporanea (letteraria e non) e renderlo un qualcosa in grado di fare la differenza rispetto alle tre precedenti trasposizioni. Affinché quest’aspettativa venisse soddisfatta, pur attenendosi abbastanza fedelmente alla trama originale (salvo qualche lieve e non dispiacevole modifica), il regista decide di comminare lo sfarzo e le luci dell’America degli anni ’20, forte del Sogno Americano e di tutti i miti di forza e grandezza che prendevano vita sulle pagine delle riviste di quell’epoca, e fonderla con il materialismo odierno, con la nuova opulenza e lo sperpero di denaro più sfacciato.

L’obiettivo è quello di rivitalizzare una storia ampiamente nota creando una sorta di continuum tra la superficialità passata e quella presente, tra i miti di ieri, ascesi a quest’Olimpo e poi tramontati, e quelli più recenti, per la quale si prospetta lo stesso finale. A render più chiaro lo scopo di voler attualizzare l’opera ci pensa, poi, la colonna sonora, affidata alla stella pop Lana del Rey, e alla fotografia, molto d’impatto ed accattivante, quasi magnetica.

Nonostante, però, tutte queste ottime premesse e gli evidenti sforzi degli addetti ai lavori, il film non è mai riuscito a convincere del tutto tanto il pubblico quanto la critica. Sarà forse colpa di una vaga somiglianza con Moulin Rouge (che vanta la stessa regia) o del fatto che il paragone con il pilastro cinematografico della versione del ’49 non può che essere impari, fatto sta che quest’edizione de Il grande Gatsby viene percepita come un esperimento non andato del tutto a buon fine, che si perde troppo nella forma lasciando poco spazio alla sostanza. Gli eccessi rappresentati nella trama originale si ripercuotono solo in maniera negativa sulla recente pellicola, rendendo il tutto frivolo ed arido, senza contare, spesso, un po’ di cattivo gusto e fuori luogo, scordando la regola fondamentale dell’apparire (anche sul grande schermo) per la quale “less is more”.

Resta, comunque, un film da vedere, non eccezionale, ma in grado di essere una frizzante e valida alternativa rispetto alle solite programmazioni televisive del sabato sera. Decisamente da non perdere.

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