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”Io Dalì”, la mostra a Napoli: Date e Luogo

Una mostra costruita apposta per la città di Napoli, un grande viaggio in una delle menti più geniali del XX secolo. È stata inaugurata mercoledì 28 febbraio al Palazzo delle Arti di Napoli la prima esposizione in Italia che svela l’immaginario di Salvador Dalí, portando i visitatori nella Vita segreta del genio poliedrico. “Io Dalí” al PAN |Palazzo delle Arti Napoli dal 1 marzo al 10 giugno 2018, passerà in rassegna, attraverso dipinti, disegni, video, fotografie e riviste, il modo in cui il pittore è stato capace di creare il proprio personaggio rendendo opera d’arte ogni suo gesto; indagando e rivelando l’altra vita dell’artista catalano, quella meno conosciuta, fondamentale per comprendere la sua incredibile personalità.

La mostra è stata fortemente voluta dal Comune di Napoli – Assessorato alla Cultura e al Turismo, nelle persone del Sindaco di Napoli Luigi de Magistris e dell’Assessore Nino Daniele e nasce in collaborazione con la Fundació Gala-Salvador Dalí nella persona di Montse Aguer, Direttrice dei Musei Dalí. La direzione generale è di Alessandro Nicosia Presidente di C.O.R. Creare Organizzare Realizzare che l’ha realizzata e co-organizzata. Inoltre è supportata dal Ministero della Cultura spagnolo, con il patrocinio dell’Ambasciata di Spagna in Italia e l’Istituto Cervantes. “Ci tengo a dire che questa mostra è stata costruita e pensata per la città di Napoli – ha detto Nicosia nel corso della conferenza stampa – un’esposizione di grande prestigio e spessore, ha un concept e una doppia chiave di lettura, non solo per gli addetti ai lavori, ma anche per il grande pubblico. Dalí è un artista complesso, l’intenzione è quella di far capire come nasce questo grande mito di cui lui stesso è promotore e costruttore. Questo artista è il primo che si rende conto di quanto sia importante la comunicazione di massa”.”Dalí, tra gli artisti del ‘900 ha un posto speciale – ha dichiarato Nino Daniele – ha fatto di tutta la sua vita un’opera che tende all’immortalità. È la prima volta che la Fundació Gala-Salvador Dalí organizza una mostra nel Mezzogiorno d’Italia. Ci muoviamo verso grandi successi, spero che riusciremo a mantenere questi primati e credo che con questa mostra siamo nella giusta direzione. Contestualmente, abbiamo intrapreso anche un progetto per i bambini che unisce diverse associazioni, si chiama Pan Kids ed è un ulteriore angolazione di questo evento. Vogliamo avvicinare le scuole al grande artista spagnolo. Questo è il Palazzo delle Arti di Napoli da Dalí al Pan Kids sarà Napoli europea, la città del cambiamento, che vuole indagare i diversi punti della cultura e dell’arte e ricostruire il proprio riscatto e la propria prospettiva per il futuro delle nuove generazioni”. Cariche di entusiasmo, anche le parole del Sindaco di Napoli Luigi de Magistris: “Non è stato facile arrivare al risultato di oggi, ma quando si realizza qualcosa di difficile, vuol dire che è fortemente voluto. Sono molto contento per questa mostra, anche perché già da giovane ero un grande appassionato dell’opera di Dalí. Quando per la prima volta, in Spagna, ho visto una sua mostra ne rimasi meravigliato. Ammiravo il suo essere precursore dei tempi, originale, anticonformista ed eccelso nella sua élite ma allo stesso tempo così popolare e diffuso, come Napoli. Nel suo pensiero c’è quello di riuscire a entrare nell’immaginario di tutte le persone, questo lo fa grande, lo fa diventare un genio. In Dalí si coglie la capacità di andare avanti avendo delle radici salde”.

L’esposizione è curata da Laura Bartolomé e Lucia Moni per la Fundació Gala-Salvador Dalí e da Francesca Villanti direttore scientifico di C.O.R. Creare Organizzare Realizzare, con la consulenza scientifica di Montse Aguer e di Rosa Maria Maurell. “Questa mostra nasce con una domanda: ‘Tutti quanti conoscono i baffi e lo sguardo intenso di Dalí, ma cosa c’è dietro?’ – ha spiegato Motse Aguer – abbiamo cercato di dare una risposta attraverso questa esposizione, ma non ce n’è una sola, ogni visitatore darà la sua. Dalí ha costruito questo suo personaggio che coincide con la sua grande opera. È un personaggio che nasce già quando aveva 15 anni e scriveva sul suo diario: “Io sarò un genio, e il mondo mi ammirerà. Forse sarò disprezzato o incompreso ma sarò un genio, un grande genio, ne sono sicuro”. Questo artista, è sempre stato un gran provocatore e noi, come spettatori, dobbiamo mantenere vivo il desiderio di essere provocati, solo così vi divertirete veramente a guardare la mostra”
Dai primi autoritratti, pitture e disegni degli anni ’20 e ’40, è evidente il desidero dell’artista di presentarsi al mondo con la sua genialità. Nella mostra vediamo l’Autoritratto con il collo raffaellesco (1921) e diversi disegni per la sua autobiografia Vita segreta, pubblicata nel 1942. Dalí è il genio, il personaggio, l’artista che trasforma sé stesso in una delle sue creazioni più celebri, diventando riferimento naturale di artisti del calibro di Andy Warhol.

Nell’esposizione del PAN si vedono anche i filmati, le performance e le frequenti apparizioni, tutt’altro che improvvisate, nei mezzi di comunicazione: dalle copertine delle riviste – tra cui il Time del 1936 – alla sua partecipazione in veste di ospite a un concorso televisivo americano di grande popolarità come What’s My Line? trasmesso nel 1957 dall’emittente CBS.

Pronto ad affrontare qualsiasi sfida, fosse quella di disegnare un oggetto di design, di creare la copertina di una rivista, di collaborare con una scenografia a una scena teatrale, di immaginare abiti per un ballo, Dalí era sempre attento anche alle novità del mondo scientifico. Tanto da confrontarsi con la ricerca della terza dimensione, anticipando quello che sarebbe stato il 3d. Nucleo centrale, attorno al quale gira l’esposizione, sono i suoi capolavori della fine degli anni Sessanta e di tutti i Settanta: opere stereoscopiche che permettono di vedere la pittura in tre dimensioni. Questi dipinti, che saranno esposti con attrezzature per consentirne di valutarne gli effetti tridimensionali, rappresentano perfettamente l’interesse di Dalí per le nuove frontiere della visione.

E poi ci sono le fotografie: straordinarie quelle di Philippe Halsman che hanno come soggetto i suoi celeberrimi baffi. Se qui Dalí è in posa, in altri scatti assistiamo a momenti della sua vita quotidiana; una quotidianità, la sua, resa tutte le volte straordinaria. Ogni fotografia, ogni evento, erano vissuti come una performance. Si deve a lui l’invenzione dell’artista come divo, che si impegna affinché il suo aspetto e il suo comportamento vengano considerati surrealisti, come la sua arte.

Vip e personalità al vernissage della mostra, realizzata anche grazie all’apporto di imprenditori illuminati
Grande successo di pubblico anche per il vernissage della mostra “Io Dalí” che si è svolto nel pomeriggio, (mercoledì 28 febbraio) al Pan, Palazzo delle Arti di Napoli. Tanti volti noti sono intervenuti alla prima mondiale dell’esposizione dell’artista spagnolo: un grande viaggio in una delle menti più geniali del XX secolo, in programma fino al 10 giugno 2018. “Tornerò una seconda, forse una terza volta – ha dichiarato un entusiasta Alberto Rossi – vorrei rivederla con calma, è una mostra spettacolare”. “Io sono ancora a metà percorso perché mi sono fatto completamente assorbire dai video – ha dichiarato Patrizio Rispo – è un artista eccezionale, la sua stessa vita è un’opera d’arte”. Ad inaugurare l’apertura il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, l’Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, Nino Daniele, la direttrice dei Musei Dalí Montse Aguer, il presidente di Cor (Creare Organizzare Realizzare) Alessandro Nicosia e il direttore scientifico Francesca Villanti (curatrice della mostra), l’Ambasciatore di Spagna Jesús Manuel Gracia Aldaz che ha ribadito il forte legame tra l’artista e l’Italia, in particolar modo con Napoli. Tra i tanti personaggi, c’era anche Roberto Cicutto, presidente dell’istituto Luce-Cinecittà. “È una bellissima iniziativa, sono sicuro che sarà un grande successo – ha affermato Jean – Paul Seytre, console generale di Francia a Napoli – questo artista è sempre molto popolare per il pubblico, in Italia ma anche in Francia, dove ha vissuto”. “Una mostra meravigliosa perchè parla di Dalí, che era un grande anticonformista”, ha detto lo scrittore Michele Serio, mentre è stata una doppia gioia partecipare alla mostra per l’attore Massimiliano Gallo per due motivi: “Si tiene a Napoli ed è un’anteprima mondiale”. Sono intervenuti nel corso della serata anche lo scrittore Angelo Cannavacciuolo e Tommaso De Filippo.

La manifestazione è stata realizzata, anche grazie all’apporto degli imprenditori napoletani: La Reggia Designer Outlet, Aeroporto Internazionale di Napoli, Autouno Volkswagen, Istituto Luce Cinecittà, In Più Broker e Siat Assicurazioni.

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