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Matteo Salvini: “L’allarme razzismo è un’invenzione della sinistra”

Aggredire e picchiare è un reato a prescindere dal colore della pelle di chi lo compie, e come tale va punito”, ha dichiarato il Ministro dell’Interno Matteo Salvini in un’intervista rilasciata al Sunday Times. Con queste parole, il leader della Lega difende il suo operato e quello del Governo in tema d’immigrazione. Negli ultimi due mesi sono stati nove i casi di aggressione nei confronti degli stranieri, l’ultimo a Partinico in provincia di Palermo. I carabinieri hanno rintracciato uno dei tre uomini che hanno picchiato e insultato un senegalese di 19 anni, mentre stava lavorando in un bar. Si tratta di un 34enne originario del Comune, disoccupato con precedenti penali per lesioni e minacce. I carabinieri lo hanno fermato con l’accusa di lesioni aggravate dall’odio razziale. Da due anni il giovane senegalese è ospite in una comunità e ha presentato domanda per asilo politico. Gli aggressori, prima di malmenarlo, gli avrebbero detto: “Vattene via sporco negro”.

Prima di questo episodio, in ordine di tempo, si sono verificate altre aggressioni: una a Caserta l’altra a Cassola in provincia di Vicenza. Nel primo caso un giovane migrante ha denunciato ai carabinieri di essere stato ferito in volto da due giovani italiani, nel secondo un operaio di origini capoverdiane è stato ferito da alcuni piombini sparati da un terrazzo di un condominio vicino, dove risiedeva un 40enne. L’uomo si sarebbe difeso dicendo: “ho sbagliato volevo mirare a un piccione”. Ma non finisce qui. A Roma una bambina rom di appena un anno è stata ferita da un colpo sparato da un balcone. Il caso è stato anche citato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha ribadito con forza che l’Italia non può diventare il “Far West”. Ci sono stati altri episodi di violenza ai danni di due richiedenti asilo in attesa dell’autobus a Latina e di un giovane ivoriano a Forlì. Infine a Napoli, dove è stato aggredito un cuoco originario del Mali.

Una vera e propria escalation di aggressioni ai danni di stranieri, alcuni dei quali residenti regolarmente in Italia da anni. Secondo il Ministro dell’Interno,  non c’è un allarme razzismo nel nostro Paese, è un’invenzione della sinistra: “gli italiani sono persone per bene, ma la loro pazienza è quasi finita”.

Resta però impresso nella memoria il caso eclatante di Macerata, dove un giovane 28enne incensurato Luca Traini ha sparato deliberatamente diversi colpi contro un gruppo di migranti. L’uomo voleva vendicare la morte di Pamela Mastroianni, per la quale è finito in carcere con l’accusa di omicidio il nigeriano Oseghale.

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