Aaron Hernandez Morto suicida in carcere: si è impiccato

A due mesi e mezzo dal Super Bowl, il mondo della NFL apprende con sgomento la notizia della morte suicida di Aaron Hernandez, ex giocatore dei New England Patriots che si trovava in carcere in seguito a una condanna per l’uccisione del compagno della cognata. Aveva appena ventotto anni e si è tolto la vita impiccandosi.
Il suicidio
Il campione è stato trovato impiccato nella sua cella della prigione di Shirley in Massachusset dalle guardie carcerarie. Hernandez ha usato un lenzuolo e le sbarre della finestra della cella per commettere l’estremo gesto e, per impedire il pronto intervento dei soccorritori, ha messo una gran quantità di oggetti davanti la porta si ingresso alla stanza.
La condanna
Il giocatore era stato arrestato nel 2013 con l’accusa di aver sparato al compagno della sorella della fidanzata tale Odin Lloyd, anche lui giocatore di football ma non a livello professionale. La condanna all’ergastolo era arrivata nel 2015 al termine di un processo molto intenso. L’atleta, nonostante dei trascorsi burrascosi, non prese bene la condanna che fu accolta con un pianto disperato in aula.
La difficile adolescenza
Le brutte amicizie strette in età adolescenziale hanno condizionato tutta la vita del giocatore poiché i legami con la microcriminalità del quartiere ghetto di Bristol, nonostante la carriera da giocatore professionista iniziata, non furono mai interrotti completamente. Pochi giorni fa l’ex Patriots era stato assolto per un altro omicidio avvenuto nel 2012.