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Mostra su Bud Spencer a Napoli: Date e Dove si svolge

Dal 12 settembre a Palazzo Reale nella Sala Dorica, una grande mostra per ricordare Bud Spencer, uno dei volti più emblematici degli spaghetti-western.

Tante botte e memorabili scazzottate condite da tanta ironia, questi erano i film di Bud Spencer, al secolo Carlo Pedersoli, una figura importante, nella storia del cinema italiano. Quel cinema che ha riscoperto nuova vita negli anni ’60-’70 con il fortunato filone degli spaghetti –western divenuto patrimonio culturale italiano.

Dopo la statua di 5 metri che gli è stata dedicata e posta al centro della città di Budapest e le tante belle iniziative che lo hanno ricordato un pò in tutta Italia ma anche all’estero, a tre anni dalla scomparsa, Bud Spencer ritorna nella sua Napoli, nella città che lo ha visto nascere il 31 ottobre del 1929, con una mostra che verrà inaugurata il 12 settembre alle ore 18.30 e partirà il prossimo 13 settembre fino all’8 dicembre 2019.

L’evento si svolgerà presso la Sala Dorica di Palazzo Reale della città a cui lui è sempre stato molto legato tanto che quando gli viene chiesto nel film Piedone Lo Sbirro: “Sei italiano?” lui risponde: “No, sono napoletano”.

La mostra non solo vuole celebrare la carriera dell’attore, ma anche omaggiare la figura di un grande artista e di un grande uomo. Un attore dalla presenza scenica imponente, e non solo per la sua altezza e la prestanza fisica ( 1,92 di altezza per 130 chili e 47 di piede), ma anche per la semplicità con la quale sapeva incarnare, meglio di chiunque altro un personaggio archetipico nella storia della letteratura: il gigante buono, il cui tenero cinismo e la cui irascibilità sono il contraltare, e forse la maschera, dell’intimo candore e della generosità d’animo di fondo. L’omone burbero e mangione, che mette la sua forza sovrumana a difesa dei più deboli, soprattutto dei bambini, che da ogni continente l’hanno eletto per generazioni a loro supereroe in carne ed ossa.

Bud Spencer – che si lamentò più volte in vita del trattamento riservatogli dalla critica, a dispetto dell’acclamazione del pubblico – è stato tante cose nella sua avventurosa vita: nuotatore e pallanotista, fu il primo italiano a infrangere il muro del minuto nei 100 stile libero. Ma è stato anche pilota di elicotteri e perfino cantautore. Oltre, naturalmente, attore protagonista con Terence Hill dei film italiani tuttora più conosciuti e proiettati ovunque con ancora tanto successo.

La mostra-evento racconterà anche il mondo che si è mosso intorno al grande Bud Spencer: dal suo straordinario partner Terence Hill, ai registi con i quali ha collaborato: Steno, Olmi, Festa Campanile, Montaldo, Colizzi, Clucher e ancora Argento, Castellari, Deodato, Capone, senza dimenticare gli autori delle colonne sonore da Micalizzi ai fratelli De Angelis e ai La Bionda solo per citarne alcuni.

Il suo volto, la sua voce, la sua straordinaria gestualità fanno ormai parte dell’immaginario collettivo condiviso da tutte le generazioni, rendendolo un personaggio familiare a livello internazionale”, spiegano gli organizzatori della mostra costruita insieme alla famiglia Pedersoli, la moglie Maria Amato e i figli Giuseppe, Cristiana e Diamante, attesi insieme a tanti amici per l’inaugurazione del 12 settembre. Il percorso espositivo è curato da Umberto Croppi, co-produttori Equa e Istituto Luce-Cinecittà con il supporto di SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori e l’ospitalità del Polo museale della Campania. Progetto allestimento e video installazioni sono a cura di Art Media Studio – Firenze. Dedicargli questa mostra non sarà solo il modo di celebrare la carriera di uno dei protagonisti della cinematografia internazionale, tengono a spiegare, ma anche l’occasione per restituire l’immagine completa di un grande interprete del cinema italiano, dagli spaghetti western (gli unici ammessi all’epoca nell’est europeo, dove è stato un vero divo) a opere come ‘Cantando dietro i paraventi’ di Olmi, alla Fiction TV.

La mostra multimediale racconterà quindi tutti gli aspetti del gigante Bud, nome ispirato a una birra, mentre il cognome è un omaggio a un divo buono per antonomasia, Spencer Tracy. Sarà un viaggio guidato dalla riproduzione della sua voce, tra impianti multimediali, videomapping, proiezioni su pannelli, oggetti di scena, premi italiani ed internazionali ricevuti sia come artista che come sportivo, articoli di giornali in tante lingue, poster, manifesti di film, bozzetti originali, foto pubbliche e private, gadget. Il progetto espositivo sarà completato da una monografia contenente anche documenti non presenti nell’esposizione: un’occasione in più per conoscere l’ incredibile vita vera di Carlo Pedersoli, per tutti Bud Spencer.

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