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Papa Francesco alla CEI: “Accelerare la riforma dei processi di nullità matrimoniale”

Si è ufficialmente aperta la 73° assemblea dei vescovi italiani. Ad aprire i lavori, che si svolgono in Vaticano, presso l’Aula del Sinodo, da oggi e fino al 23 maggio è stato Papa Francesco il quale ha ricordato il tema dell’assemblea: “Modalità e strumenti per una nuova presenza missionaria”. Ad accogliere Papa Francesco, il presidente Card. Gualtiero Bassetti il quale dopo aver salutato i presenti e pregato con essi, ha ceduto subito la parola al Pontefice. Quest’ultimo ha toccato due punti fondamentali: il sinodo per l’Italia e la “riforma dei processi matrimoniali”.

Un sinodo per ‘Italia

Papa Francesco durante l’apertura dell’assemblea dei vescovi ha esordito proprio con l’esigenza di poter preparare un “sinodo” che abbia come tema l’Italia. Ciò che il Pontefice desidera è proprio partire dal basso, quindi dalle diocesi e pertanto essere ancora più vicini ai sacerdoti dislocati in tutta la penisola. “Se qualcuno pensa di fare un sinodo sulla Chiesa italiana – spiega Papa Francesco – si deve incominciare dal basso verso l’alto, e dall’alto verso il basso con il documento di Firenze. E questo prenderà, ma si camminerà sul sicuro, non sulle idee”. Per tal motivo spiega ancora il Pontefice: “vi sono due direzioni: sinodalità dal basso in alto, ossia il dover curare l’esistenza e il buon funzionamento della Diocesi: i consigli, le parrocchie, il coinvolgimento dei laici… (cfr CIC 469-494) – incominciare dalle diocesi: non si può fare un grande sinodo senza andare alla base”.

Boicottare la riforma sulla nullità delle nozze

Se per l’Italia Papa Francesco ha detto la sua in modo chiaro e diretto, ancora più determinato e definito è stato in materia di “nullità delle nozze”. Già nel 2015 con il motu proprio Mitis Iudex Dominus Iesus e Mitis et Misericors Iesuslo stesso Papa Francesco aveva sottolineato la necessità di riformare i processi matrimoniali. “L’esigenza di snellire le procedure – spiega il Papa – ha condotto a semplificare il processo ordinario, con l’abolizione della doppia decisione conforme obbligatoria. D’ora in poi, se non c’è appello nei tempi previsti, la prima sentenza che dichiara la nullità del matrimonio diventa esecutiva”. Ma non solo: “Sono ben consapevole – continua il Pontefice – che voi, nella 71ª Assemblea Generale della Conferenza Episcopale Italiana, e attraverso varie comunicazioni,[4] avete previsto un aggiornamento circa la riforma del regime amministrativo dei Tribunali ecclesiastici in materia matrimoniale. Tuttavia, mi rammarica constatare che la riforma, dopo più di quattro anni, rimane ben lontana dall’essere applicata nella grande parte delle Diocesi italiane”.

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