Tecnologia

Posta Elettronica Certificata, come cambia la gestione documentale

La posta elettronica certificata ha sostituito in parte la raccomandata con ricevuta di ritorno e quella semplice, riducendo gli sprechi cartacei e rendendo i processi più rapidi e soprattutto tracciabili. Grazie alla praticità di questo strumento certificato è possibile non solo adempiere agli obblighi in costante espansione, bensì anche migliorare la gestione dell’amministrazione a titolo lavorativo e anche personale. All’interno di quest’approfondimento potremo scoprire quali sono i cambiamenti avvenuti nella gestione dei documenti con valore fiscale o legislativo per liberi professionisti, ditte individuali e anche per privati cittadini, concentrandoci poi sull’offerta di un valido fornitore di indirizzi PEC.

Dagli inizi fino all’ampliamento degli obblighi: l’evoluzione della PEC

La gestione dei documenti e degli atti pubblici, così come delle ricevute fiscali, ha subito negli ultimi decenni un progressivo cambiamento. Per i liberi professionisti iscritti a determinati albi già dal 2009 è stato introdotto l’obbligo di attivare un indirizzo di posta elettronica certificata, nell’ottica di rendere le comunicazioni rapide e facilmente tracciabili. Proprio in quest’ultimo aspetto si ritrova un enorme vantaggio legato alla creazione di un indirizzo PEC.

All’interno del proprio account di posta elettronica certificata gli allegati ricevuti e inviati risultano facilmente ricercabili attraverso la digitazione di una parola chiave tramite il filtro apposito. Si tratta di un aspetto tutt’altro che secondario, soprattutto se messo a confronto con quanto accadeva in precedenza con i documenti cartacei. Nel corso degli anni successivi alla sua iniziale introduzione, la posta certificata è stata oggetto di una diffusione sempre più ampia, in quanto sono stati estesi gli obblighi per le diverse categorie.

Già a partire dal 2011 le nuove aziende erano tenute a comunicare al Registro delle Imprese il proprio indirizzo di PEC. Per le partite IVA e le ditte individuali l’obbligo di dichiarare un indirizzo di posta elettronica certificata è arrivato nel 2013, con l’intento di semplificare e rendere molto più trasparenti i processi legati all’amministrazione. Al giorno d’oggi anche i privati cittadini sono sempre più chiamati alla rendicontazione attraverso sistemi all’avanguardia.

Per interagire con la pubblica amministrazione, anch’essa soggetta a obbligo di adottare un indirizzo dedicato, i cittadini possono utilizzare la posta elettronica certificata. Allo stesso modo hanno la possibilità di vedersi recapitate tutte le ricevute fiscali, in modo tale da archiviare i documenti in formato digitale ed eventualmente inoltrare in modo più diretto al commercialista.

Chi è interessato ad attivare un servizio valido ai fini di legge può optare per la PEC Buffetti, proposta a un costo accessibile e gestita tramite server sicuri. Attivato dopo solo 24 ore dalla conferma, l’indirizzo di posta certificata sarà completamente utilizzabile. Su La Contabile è possibile inoltre trovare altri servizi utili per la gestione delle spese e l’amministrazione della propria attività, nonché acquistare cancelleria di alta qualità a un ottimo prezzo.

Gli elementi da considerare nella scelta della PEC

Nella scelta di un determinato pacchetto devono essere tenuti a mente alcuni criteri specifici, legati alle esigenze e agli obiettivi di business. In base alla propria situazione e alle prospettive future, infatti, ogni ditta, libero professionista o privato cittadino può avere bisogno di un pacchetto specifico per quanto riguarda la durata della PEC e le dimensioni della casella in termini di Gigabyte massimi.

Grazie alla consulenza di personale esperto e soprattutto aggiornato in merito alle ultime novità in ambito legislativo, ogni utente può scegliere il pacchetto che meglio si adatta alle proprie necessità. Infine, i migliori fornitori sono quelli che danno un aiuto concreto alla clientela. Ad esempio, prima della scadenza della PEC Buffetti l’utente riceve un’email all’indirizzo tradizionale, in cui viene avvisato della necessità di rinnovare onde evitare di incorrere in sanzioni.

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