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Prima Domenica del Mese a Firenze: Musei Gratis il 7 Maggio 2017

Come ormai si ripropone da tempo, anche questa prima domenica del mese, 7 maggio porte aperte al pubblico alla riscoperta delle meraviglie italiane, tra queste la città di Firenze. Di seguito una lista dei musei e le aree archeologiche disponibili e visitabili gratuitamente… con qualche sorpresa che vi lascerà senza fiato.

In vista del 7 maggio desideriamo ricordare a tutti gli italiani e non della splendida iniziativa del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo che, in applicazione della vigente norma – dal luglio 2014 – del decreto Franceschini consente di fatto di non pagare il biglietto per visitare Musei, Parchi e Giardini momumentali statali, Gallerie d’Arte e molto altro ancora.

Una rara occasione da cogliere al volo per godere a pieno, grandi e piccini delle meraviglie storiche che abbondano su suolo italiano lasciandosi trasportare dai colori, i suoni e i sapori enogastronomici delle varie culle artistico-urbane che le ospitano.

Prima domenica del mese a Firenze: i musei gratis il 7 maggio

Premesso che la lista completa, nella sua totalità e con le dovute suddivisioni regionali sia consultabile sul sito ufficiale del Ministero dei beni e delle attività culturali del turismo, nella sottosezione degli “Eventi Culturali”, desideriamo consigliarvi una giornata nella Culla d’eccellenza, la suggestiva Firenze… “Culla del Rinascimento”, per l’appunto, che deve il suo appellativo proprio all’ingegno maestoso del Vasari che ideò gli Uffizi, a tutt’oggi uno dei Musei più noti e visitati d’Italia. Questi i siti disponibili domenica e gratuitamente in città:

  • Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi
    Via Della Ninna, 5, – Firenze
  • Galleria d’arte moderna di Firenze
    Piazza Pitti, 1 – Firenze
  • Galleria dell’Accademia e Museo degli strumenti musicali
    Via Ricasoli, 58-60 – Firenze
  • Galleria palatina e appartamenti reali
    Piazza Pitti, 1 – Firenze
  • Giardino della Villa di Castello
    Via di Castello, 44 – Firenze
  • Giardino di Boboli
    Piazza Pitti, 1 – Firenze
  • Gli Uffizi
    Piazzale degli Uffizi, 6 – Firenze
  • MAF Museo archeologico nazionale di Firenze
    S.S. Annunziata, 9 – Firenze
  • Museo Nazionale del Bargello
    Via del Proconsolo, 4 – Firenze
  • Museo del Cenacolo di Andrea del Sarto
    Via di San Salvi, 16 – Firenze
  • Museo della Moda e del Costume
    Piazza Pitti, 1 – Firenze
  • Museo delle Cappelle Medicee
    Madonna Aldobrandini – Firenze
  • Museo di Palazzo Davanzati – Museo dell’Antica Casa Fiorentina
    Via Porta Rossa, 13 – Firenze
  • Parco di Villa Il Ventaglio
    Via G. Aldini, 10/12 – Firenze
  • Tesoro dei Granduchi
    Piazza Pitti, 1 – Firenze
  • Villa Medicea della Petraia
    Via della Petraia, 40 – Firenze

Musei gratis a Firenze domenica 7 maggio: cosa visitare?  I nostri consigli

Vogliamo lasciarvi, a tal proposito, anche qualche piccolo appunto, un vademecum di alcune chicche imperdibili che potrebbero completare la vostra esperienza culturale rendendola indimenticabile. Innanzitutto, alcune doverose premesse:

1. Queste giornate sono intense e caotiche. Turisti da ogni dove affolleranno le strade del centro storico di Firenze, in modo assurdo dalle 9:00 in poi. Siate efficienti e programmate almeno con un giorno d’anticipo l’itinerario con i luoghi scelti così da avere ben chiaro il tragitto, le distanze e le eventuali code all’ingresso di cui tener conto. A meno che voi non veniate da lontano prediligete un viaggio in treno per evitare di restare imbottigliati nel traffico o parcheggiare troppo lontani dal cuore della città: dalla Stazione di S. Maria Novella vi immetterete direttamente al suo interno in pochi minuti.

2. Proprio parlando di code, qualora desideriate assolutamente visitare gli Uffizi partite da li. Sì, potrà sembrarvi contraddittoria l’affermazione, rispetto alla precedente ma la coda e il tempo d’attesa potrebbero lasciarvi l’amaro in bocca e convincervi a desistere; nel vostro planning tenete conto delle ore totali d’attesa più quelle necessarie alla visita adeguata del Museo. E se comprendete di non farcela, in una sola giornata spuntate dalla vostra lista qualcosa di più “sacrificabile”, ma non perdetevi questa tappa.

3. Dedicatevi alla magia dei luoghi e delle strade, dimenticatevi per un istante di opuscoli e guide. Occhi e naso all’insù! Cari lettori, con i dovuti tempi leggerete ogni informazione dei luoghi visitati anche rientrati a casa, ma fintanto che siete a Firenze esplorate. Siano i vostri sensi la vostra bussola, gli abitanti del luogo la vostra guida. Perdersi in un vicolo e deviare dall’itinerario vi terrà lontani dalla meta solo di qualche passo, ma ne guadagnerete in scoperte. Firenze è una perla rara, come tante altre città italiane: ne comprenderete la vera, antica essenza solo lasciandovi condurre da Lei.

4. Snellite le tappe, se proprio dovete, ma non toccate le “fondamentali”: Il Museo del Bargello vi lascerà esterrefatti, con l’ampia corte colma di stemmi araldici e opere, con la sua scalinata imponente e il piano superiore con la volta a crociera mirabilmente affrescata. Il Ponte Vecchio vi donerà quel senso di pace e meraviglia che vi rinfrancherà dalle tante ore di attesa ai musei, dall’afa eventuale e dalla stanchezza offrendovi il tipico paesaggio toscano che qui par brillar di luce propria. Immancabile una foto ricordo! Palazzo Pitti e i Giardini di Boboli vi riporteranno alle epoche gloriose di Firenze nonostante una sicura attesa in coda vi farà credere inizialmente che quell’ampio edificio non abbia nulla da offrirvi al suo interno, vista la facciata tutto sommato “semplice” e dalle linee pulite; anche qui una corte centrale farà da preludio ai vari ambienti che non possiamo descrivervi… vanno Vissuti. Un senso di commozione per tanta magnificenza e timore reverenziale per un assente monarca vi farà procedere in muta processione verso le varie stanze, ora candida, ora auree e opulente, variopinte e le ampie finestre vi faranno sentire principi e principesse di tempi ormai lontani, rimirando i Giardini che, vi avvisiamo sono irti e imponenti ma il cammino vale la scalata: giungerete in cima e ciò che vedrete vi ripagherà degli sforzi.

5. Ed infine, un regalo inatteso, che dovrete esser disposti a fare a voi stessi per dirvi viaggiatori completi: Casa Buonarroti. Zigzagando lontano dalla magnificente statua di Dante, imboccando un vicolo vi ritroverete dinanzi a mura secentesche come le altre ma attenzione, non siete nel posto sbagliato. E’ proprio lei, in Via Ghibellina 70. Non siate timidi, entrate e concedetevi l’unico biglietto a pagamento della giornata (solo 6,50 € l’intero, addirittura 4,50 € il ridotto). Quello che a primo impatto vi sembrerà un piccolo museo con pochi pezzi, del resto non proprio all’altezza delle vostre aspettative sul grande Michelangelo vi riserverà un piano superiore che nulla ha da invidiare alle grandi dimore storiche fiorentine. Vi premettiamo che non si tratta della casa che ha dato i natali al Maestro, quanto piuttosto di una proprietà che egli acquistò ma che non visse mai a pieno. Fu destinata in eredità ad un suo affezionato nipote che ad ogni buon conto non ebbe mai la caparbietà di portare a compimento l’idea dello zio (che mai si sposò), caparbietà ma che permise la sua funzione e rinascita a luogo celebrativo ad opera di Michelangelo Buonarroti il Giovane, figlio dell’ereditiere della proprietà, nonché notevole figura di letterato che a partire dal 1612, per circa trent’anni si impegnerà a tutti gli effetti a riunire sotto questo tetto i più attivi artisti del tempo: degni di nota soprattutto Pietro da Cortona e l’avanguardista Artemisia Gentileschi, una fra le prime pittrici italiane di successo, che vi anticipiamo solo in questo caso troverete in una delle Sale interne nel fantastico soffitto a cassettoni (ricordatevi di chiedere informazioni alla guida al suo interno, competente e davvero disponibile).

Queste e altre sfumature potrete carpire a Firenze: niente pranzi a sacco…non mancheranno sorprese classiche (Chianina & Co.) e audaci (lo conoscete il panino al Lampredotto?), per cui non resta che augurarvi Buon Viaggio!

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