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Catalogna: Puigdemont diserta il Senato, articolo 155 più vicino

Puigdemont non andrà al Senato spagnolo per convincere i parlamentari nazionali a bloccare il processo di destituzione, questa la notizia che fonti spagnole danno per certa. Il presidente catalano infatti è nell’occhio del ciclone per la volontà del governo spagnolo di applicare l’articolo 155 della Costituzione.

La seduta è prevista per domani alle ore 17 ed è necessaria, secondo la legge, per sospendere l’autogoverno catalano ed indire nuove elezioni nella regione. Questa, indicata da molti come la misura più estrema, si è resa l’unica strada percorribile per trovare una via d’uscita ai fatti di queste settimane.

Le prove di dialogo auspicate dal presidente della Generalitat non sono mai iniziate e la richiesta di rimandare l’indipendenza è stata bocciata. E con ogni probabilità già da domani sarà definitiva la scelta.

Indipendenza Catalogna, cosa prevede l’articolo 155

Mariano Rajoy ha già fatto sapere di non voler esautorare il parlamento catalano dalle sue funzioni legislative, ma di voler commissariare la presidenza della regione.

Fino a quando non saranno indette nuove elezioni, presumibilmente nei primi mesi del 2018, nessun capo di governo potrà essere nominato. Secondo il piano del primo ministro saranno poste sotto controllo nazionale anche le reti di informazione catalane come Tv3 e Radio Catalunya.

Barcellona, il malumore dei cittadini

La protesta è forte a Barcellona e sono imprevedibili le reazioni degli indipendentisti. Il Presidente Puigdemont ha promesso di voler dichiarare l’indipendenza immediata nel caso del commissariamento, ma non è chiaro se e con quali modalità accadrà.

Battaglia annunciata anche sul fronte della comunicazione. I giornalisti della TV regionale hanno già annunciato di voler disertare il ruolo se il telegiornale dovesse essere censurato in alcune sue parti o in toto. Lo scenario non è dei migliori e se la crisi verrà risolta in breve tempo, lo strappo apertosi il Primo Ottobre potrebbe non chiudersi facilmente.

Matteo Squillante

Napoletano di nascita, attualmente vivo a Roma. Giornalista pubblicista, mi definisco idealista e sognatore studente di Storia e Culture Globali presso l'Università di Roma Tor Vergata. Osservatore silenzioso e spesso pedante della società attuale. Scrivo di ciò che mi interessa: principalmente politica, cinema e temi sociali.
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