Attualità

Quando cambia l’ora solare in Italia ad Ottobre 2020?

Le lancette andranno spostate un'ora indietro la notte tra il 24 e il 25 Ottobre

La notte tra il 24 e il 25 Ottobre le lancette dell’orologio dovranno tornare indietro di un’ora. Torna l’ora solare e potremo dormire un’ora in più.

Potrebbe essere l’ultima volta per gli italiani. Ad Aprile il governo, su proposta del Parlamento Europeo, dovrà decidere se continuare ad intervallare l’orario solare con quello legale o adottarne definitivamente tutto l’anno.

Quando cambiare l’ora solare?

Nella notte tra il 24 e il 25 Ottobre tutte le lancette dovranno tornare indietro di un’ora. L’ora solare sostituirà quella legale portando in dote un’ora in più di sonno. Ma perchè potrebbe essere l’ultima volta? Il Parlamento Europeo ha abolito l’obbligo per tutti i paesi membri di cambiare orario ogni 6 mesi. La decisione è stata presa dopo una consultazione popolare tenutasi nell’estate del 2018. Ogni paese dunque sarà libero di decidere entro Aprile 2021 se continuare a cambiare ora o quale adottare definitivamente. È nata così una polemica tra i cosiddetti stati meridionali contrapposti a quelli del nord Europa per il caos che si potrebbe verificare con i nuovi fusi orari differenti. Una maggiore disponibilità di luce durante il giorno inoltre è considerata dai paesi settentrionali come un vantaggio per quelli del sud, che spingono per il mantenimento del doppio orario. Il timore più grande per i vertici europei è vedere ogni stato adottare una soluzione differente con la conseguente nascita così di una miriadi di fusi orari che possano compromettere il mercato economico interno. Anche il turismo potrebbe risentire di queste differenze con i viaggiatori costretti a cambiare più volte le lancette durante gli spostamenti.

La posizione dell’Italia?

Il governo italiano è intenzionato a mantenere lo status quo attuale. La motivazione è puramente economica perchè con l’ora legale si accendono le luci più tardi con un sostanziale risparmio sulla bolletta pari al 0,2%. Nel solo periodo che intercorre tra il 2004 e il 2017 gli italiani hanno così potuto mettere da parte un miliardo e 435 milioni di euro.

 

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