Economia

Russia: si pensa di cambiare le riserve in dollari USA con valute digitali

Il progetto è particolarmente ambizioso, come si può facilmente intuire, ma non è certo la prima volta che in Russia cercano di anticipare i tempi rispetto alla concorrenza. In questo caso, ci troviamo nell’ambito delle criptovalute: Aleksandr Pankin, ovvero il viceministro degli Affari Esteri della Russia, ha sottolineato una volta di più i programmi del Paese per diminuire la quota di dollari americani nelle riserve internazionali del Paese dell’Est.

Pankin è convinto di come ci siano alte chance di poter sostituire il dollaro Usa con delle valute alternative, che potranno avere base regionale, ma anche nazionale, oppure con quelle che ha voluto chiamare risorse digitali a lungo termine che, in parole povere, non sono altro che le criptovalute. Una situazione che potrebbe anche riflettersi sulle mosse di chi è solito comprare criptovalute sulle piattaforme online.

Uno sforzo importante da parte del Governo

Pankin ha messo in evidenza come uno scenario del genere vorrebbe dire che il Governo russo, che ha emanato ad aprile delle sanzioni contro gli Usa, dovrebbe prevedere degli investimenti veramente importanti, dal momento che si dovrebbe occupare di ricostruire i modelli di cooperazione che si sono consolidati tra le varie giurisdizioni e imprese, senza contare come debba pensare pure di realizzare dei nuovi sistemi a livello di regolamentazione e disciplina. Una sorta di vera e propria campagna di dismissione del dollaro Usa da parte della Russia, che segue chiaramente le direttive del Cremlino per evitare le sfide che sono legate alle sanzioni che sono state imposte da parte del governo a stelle e strisce.

I pagamenti in dollari Usa si verificano mediante delle banche americane e un vero e proprio meccanismo di compensazione. Quest’ultimo offre a Washington la possibilità di imporre dei veti a ogni tipo di transazione su cui potrebbe nutrire dei sospetti, secondo quanto è stato riportato da parte di Pankin. Quest’ultimo, tra le altre cose, ha voluto mettere in chiaro come il governo russo non abbia ancora preso in considerazione questi problemi con altre valute, come ad esempio l’euro piuttosto che delle alternative legali e, almeno per il momento, non prevede di mettere in atto delle misure del genere per ulteriori valute nazionali.

Per un gran numero di anni, tra l’altro, la Russia ha previsto una serie di regole per poter tagliare la quota in dollari Usa all’interno del suo fondo nazionale di welfare da ben 186 miliardi di dollari. Infine, è bene mettere in evidenze come le autorità del luogo stanno programma di incrementare in maniera importante le partecipazioni in yuan cinesi, ma hanno in mente anche un’altra importante mossa, ovvero quella di investire in oro.

Bitcoin al primo posto nelle criptovalute, sorpresa Cardano

Intanto, è interessante notare come tra le criptovalute a cui la Russia è maggiormente interessata, Bitcoin è senz’altro quella che sta facendo registrando i trend di crescita ancora una volta più imponenti. Gli investitori individuali italiani hanno deciso di continuare a puntare sulle valute digitali. Una fiducia che sembra essere rimasta praticamente intatta: tutto questo passando praticamente sopra la volatilità che ha caratterizzato gli ultimi mesi fino ad oggi.

I numeri che si riferiscono al trimestre che va da luglio fino a settembre non hanno fatto altro che dare conferma di come Bitcoin sia rimasto in testa alla classifica delle scelte degli utenti. Senza ombra di dubbio, in tal senso pesa anche il via agli scambi del primo Etf negli Stati Uniti, che è stato emesso da parte della società americana Proshares, il primo in questa categoria presso il New York Stock Exchange. Un debutto molto importante, dal momento che si può considerare una sorta di prima prova del nove per l’intera industria delle criptovalute. Una presa di posizione importante da parte della Us Securities and Exchange Commission, che ha dato il via libera al primo prodotto del genere negli Usa, dopo che per anni aveva respinto ogni tipo di richiesta.

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