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Severino Antinori, ginecologo condannato per prelievo forzato di ovuli

Severino Antinori è stato condannato a 7 anni e 2 mesi di carcere per il prelievo forzato di ovociti ad un infermiera spagnola nel 2016. Condanna stabilita dal Tribunale di Milano e oltre la condanna il ginecologo dovrà pagare anche una multa di 3500 euro per aver espiantato 8 ovuli dall’infermiera senza il proprio consenso.

L’ infermiera che lavorava nella clinica milanese Matris all’epoca, proprietà del ginecologo Antinori, sostiene che inizialmente ha ricevuto la proposta ed aver accettato di donare i suoi ovuli con una ricompensa di 7000 euro, ma che poi ha cambiato idea per motivi etici, ed è allora che racconta di essere stata immobilizzata, sedata e poi costretta a subire l’intervento. Severino Antinori con l’aiuto della segretaria Bruna Balduzzi l’avrebbero afferrata con la forza, poi condotta in sala operatoria dove era presente l’anestesista e che col suo aiuto avrebbero proseguito con l’anestesia e l’intervento.

Antinori era finito ai domiciliari durante l’ inchiesta nel 2016 ed era stato anche l’interdetto dall’esercizio della professione medica per 5 anni e 6 mesi. Invece gli embrioni d’interesse vennero sequestrati e confiscati durante la perquisizione della clinica la quale resta ancora chiusa fino alla sentenza definitiva. Ora oltre la denuncia posta dall’infermiera per il medico è scattata anche l’inchiesta di associazione per delinquere finalizzata al commercio illegale di ovociti destinati poi alla fecondazione eterologa. La procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio del ginecologo e l’udienza preliminare per valutare la richiesta del processo è stata fissata per il 26 marzo 2018.

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