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“To Bio or not to Bio? Questo è il dilemma!”: Convegno alla Reggia di Portici

“To Bio or not to Bio? Il dilemma della sostenibilità dell’attuale sistema alimentare” ovvero la sostenibilità o l’insostenibilità dell’attuale sistema alimentare, anche alla luce degli attuali cambiamenti climatici e sociali.

Sarà questo il tema di confronto che verrà affrontato il prossimo 29 settembre, alle ore 10 nella splendida cornice della Sala Cinese della Reggia di Portici.

L’incontro è organizzato dal “Sabato delle Idee” e l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, in collaborazione con il Dipartimento di Agraria Università degli Studi di Napoli Federico II. 

La giornata sarà preceduta dai saluti Lucio D’Alessandro Rettore dell’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa, Gaetano Manfredi Rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, Marco Salvatore Direttore Scientifico IRCCS SDN Napoli.

Interverranno al dibattito: Lorenzo Giovanni Bellù Team Leader, Senior Economist FAO Global Perspectives Studies Team, Francesco Zanoli  Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali Università Politecnica delle Marche, Francesco Loreto Direttore Dipartimento Agroalimentare del CNR, Valentina Di Costanzo Direttore Marketing Bioitalia s.r.l., Vincenzo Linarello Presidente Goel Gruppo Cooperativo e Alfonso Iaccarino Chef Stellato.

I relatori affronteranno il tema della sostenibilità o insostenibilità dell’attuale sistema alimentare, anche alla luce degli attuali cambiamenti climatici e sociali, partendo dagli effetti della produzione massiva sull’ambiente, le abitudini alimentari e le scelte economiche, fino ad arrivare alle problematiche di diffusione del junk food (e relativi effetti sulla salute) e dei food deserts (aree popolari dove è difficile trovare cibo di qualità) e quindi di distribuzione e approvvigionamento del cibo tra le diverse fasce sociali. La disponibilità di grandi quantità di cibo a prezzi ridotti ha come effetto indesiderato la tendenza all’uniformità alimentare e il fatto che il mercato globale è gestito da pochissimi gruppi industriali, che di fatto selezionano cosa va sulle nostre tavole e quindi gli effetti dell’alimentazione sulla nostra salute e sul nostro umore. L’attuale situazione genera dunque carenze, molto differenziate nella varie aree geografiche, di democrazia del cibo? Inoltre, i costi ambientali di questo sistema alimentare possono essere, specialmente in alcune regioni del globo, molto o troppo elevati, e essere aggravati da continue e pericolose “aggressioni” delle filiere agroalimentari dovute ad attività antropiche, dall’inquinamento di acque e terreni alla listeria nei cibi conservati, dalla gestione degli scarti alle contraffazioni. Può “l’era del bio” e del “direct food” (canali alternativi alla grande distribuzione organizzata), sfruttando il contributo di nuove tecnologie “bio-based”, generare una soluzione al dilemma di produrre di più mantenendo standard di qualità elevati e utilizzando solo risorse ambientali rinnovabili? E senza sacrificare interamente biodiversità, tipicità e tradizioni alimentari? o il bio rimane una scelta elitaria e di quella parte ancora minoritaria di consumatori che vuole conoscere il VERO prezzo del cibo che consuma?

Al termine dell’incontro ci sarà una visita guidata alle Sale affrescate della Reggia, all’Herculanense Museum e al Galoppatoio Monumentale. .

 

 

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