Attualità

Tre adolescenti ammazzano una guardia giurata a Napoli

Fino a qualche anno fa gli adolescenti preoccupavano le famiglie di appartenenza perché potevano cascare dal motorino, prendere una nota a scuola o al massimo fumare uno spinello. Da qualche anno a questa parte – invece – arrivano anche ad ammazzare. Questo è successo a Napoli!

L’episodio a Napoli

Agli inizi di marzo, tre adolescenti incensurati hanno trucidato a bastonate una guardia giurata, perché volevano impossessarsi della pistola di ordinanza.
Non possiamo “giustificare”, “comprendere” il fatto perché è avvenuto per mano di tre ragazzini provenienti da un quartiere a rischio?
Da questa storia bisogna porsi alcune domande: perché in un paese ritenuto la settima potenza economica mondiale ha ancora città con quartieri così difficili? Perché c’è una dispersione scolastica ancora così alta? (nessuno dei tre ragazzini era iscritto a scuola) A cosa gli serviva una pistola?
Il problema è che non riusciamo più ad innescare in questi ragazzi la passione sana per qualcosa (lo studio, un mestiere, un interesse). Gli abbiamo insegnato il raggiungimento di finti “piaceri” percorrendo le peggiori scorciatoie. Hanno capito che al momento la politica e gli adulti in generale non sono in grado di dargli un futuro e non riescono, quindi, a individuare nessuna utilità in una passione. Tutto ciò li porta alla noia, spingendoli verso le più insane passioni come la violenza.
Bisogna riuscire a riaccendere il fuoco dei sani interessi in questi adolescenti ridandogli la speranza. La speranza in un lavoro, la speranza della mobilità sociale, la speranza dell’utilità della conoscenza.

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