Attualità

Uffizi chiusi per caldo record:la delusione dei turisti

Firenze: Uffizi chiusi. La splendida Galleria fiorentina, da sempre ammirata in tutto il mondo per la quantità di capolavori artistici che espone è stata costretta, nella giornata di ieri a chiudere per mezza giornata, a causa del caldo record. L’assenza d’acqua nei serbatoi di raffreddamento, evaporata a causa dell’arsura di questi giorni ha mandato in blocco il moderno sistema di condizionamento degli Uffizi. Delusi ovviamente i turisti provenienti da tutto il mondo.

Anche la Galleria piegata dal caldo

Nella giornata di ieri, venerdì 4 agosto, con gli strali “luciferini” di questa calda estate 2017 gli Uffizi hanno dovuto dichiararsi sconfitti. Piegata la Galleria dall’afa record e da un blocco dell’impianto di condizionamento dell’aria, si è vista costretta a chiudere a partire da mezzogiorno; il tutto con somma delusione e disappunto dei turisti in giro per la splendida Firenze sin dall’alba, in barba al temuto caldo. Ha riaperto stamane, ore 8;15 come sempre. Ma la solerzia nella riapertura non è servita comunque a placare l’animo dei turisti che, nella maggior parte dei casi avevano già acquistato da tempo il biglietto online.

Risaputo infatti che il web risulti provvidenziale nel ticketing… per evitare lunghe code all’ingresso? Si e no. Personalmente dobbiamo evidenziare anche quest’aspetto “negativo” per la Galleria degli Uffizi. Sebbene, infatti i portici proteggano dal sole in periodi come questo, risultando provvidenziali è opinione comune di chiunque visiti Firenze che il sistema d’ingresso agli Uffizi vada rivisto.

Qualunque sia il periodo dell’anno prescelto per la visita infatti, raggiunto il Cortile si resta stupefatti dall’immane coda che si estende fino al Corridoio Vasariano. L’attesa minima va dai 45 minuti, attestati personalmente, ai 60 completi. Molti, ahinoi osservando il capannello di gente intenta in questa processione infinita desistono infine dal visitare gli Uffizi, un vero peccato visti i capolavori che contiene e la magnificenza degli interni della stessa.

Uffizi chiusi: cronaca di una torrida estate

Eike Schmidt, il Direttore degli Uffizi, ha assicurato comunque che i turisti che non avrebbero potuto fermarsi sino ad oggi sarebbero stati risarciti e che le opere non correvano alcun pericolo. Ma cosa è successo davvero ieri? Come anticipato, l’afa al di sopra delle medie stagionali ha messo a dura prova non solo turisti e fiorentini ma anche, e soprattutto il moderno impianto della Galleria degli Uffizi. L’acqua contenuta nei serbatoi, che ha la funzione di raffreddamento dell’impianto si è esaurita completamente, causando così il blocco di tutto il sistema.

Troppo rischioso dunque far entrare altri visitatori. Così, le persone già presenti nel museo hanno potuto concludere la propria visita, per poi esser accompagnate all’uscita ma altre non sono riuscite ad entrare. Possiamo solo immaginare il malcontento dei molti in coda, davanti all’ingresso, sfidando l’afa estiva, nell’apprender la notizia della chiusura anticipata.

Ad onor di cronaca possiamo confermarvi che si fosse ipotizzato, in un primo tempo  di riaprire alle 15, per permettere la visita dei turisti che avevano prenotato dopo mezzogiorno ed erano dunque rimasti fuori. Ma i tempi per la risoluzione del problema non collimavano con l’esigenza logistica di riaprire. La cisterna d’acqua di rifornimento è sì arrivata ma, come ci si poteva aspettare un impianto di tale portata e copertura non ha tempi stretti di riattivazione a pieno regime. Alle 14 dunque, dopo il sopralluogo la decisione comunicata prontamente via twitter.

Una chiusura che si poteva evitare?

Secondo il sindacato Confsal-Unsa Beni culturali assolutamente si. Learco Nencetti ha infatti così commentato “Quanto accaduto deve fare riflettere e pone alcuni seri interrogativi sulla mancata manutenzione preventiva. Non si può dire con semplicità che a seguito del gran caldo, all’improvviso, si sono accorti che manca l’acqua dalle riserve. E speriamo – aggiungiamo noi – non si sia bruciato l’impianto“.

Qualora siate per il weekend in città, comunque per ovviare all’afa estiva consigliamo di non demordere e programmare, anzi con anticipo tutte le tappe della visita, come specificato tempo fa in uno dei nostri articoli. La speranza è che ovviamente si programmino, dopo quanto accaduto sopralluoghi per scongiurare, nei vari periodi dell’anno malfunzionamenti e blocchi di tale portata; se non altro allo scopo di preservare intatta la magia che luoghi speciali come Firenze sono ancora in grado di evocare.

 

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