Salute

Vaccini Obbligatori, tutte le informazioni per l’obbligo

Se l’estate è passata in polemiche e proteste, settembre sarà la prova del nove per il decreto vaccini. La nuova normativa entrata in vigore lo scorso 28 luglio impone alle scuole e alle ASL un lavoro immenso per verificare che sia stato assolto l’obbligo vaccinale.

Non ci sarà però una norma unica per tutta la Penisola, ogni regione ha emanato direttive diverse a scuole ed ASL. Alcune regioni sarebbero pronte a chiedere proroghe alla normativa per motivi politici ed organizzativi. La Lombardia e la Provincia di Bolzano stanno studiando un periodo ponte che permetta comunque di frequentare le lezioni, decisione criticata dalla Ministra Fedeli, che ha già dichiarato di voler procedere legalmente in caso di inadempienze degli Uffici Regionali.

Per molte altre regioni (ad esempio Sardegna, Veneto e Molise) sarà necessario presentare solo un’autocertificazione e nel corso dell’anno partiranno i controlli per verificare le dichiarazioni. Le regioni più virtuose come Piemonte, Liguria, Umbria e Sicilia hanno già inviato messaggi e richiami a genitori inadempienti. Si valuta anche l’ipotesi di visite domiciliari in caso di mancata risposta. Per le altre regioni è allo studio, in collaborazione con il Garante della Privacy, l’istituzione di un’anagrafe vaccinaria che possa semplificare il compito di controllo e verifica. L’Italia amministrativa sta quindi rispondendo a uno dei decreti più controversi degli ultimi anni. Bisognerà vedere quanto saranno attuate le misure restrittive previste in caso di inadepienza.

Vaccini, il caso Emiliano

Mentre la burocrazia si organizza per garantire il rispetto del decreto, il fronte dei no-vax si allarga. Molti personaggi politici hanno dato voce alla protesta, a tratti violenta e partecipata, al governatore Zaia si aggiunge Michele Emiliano, governatore della Puglia.

Il candidato alle primarie del PD si è reso disponbile ad accogliere i ricorsi contro il decreto, mettendo a disposizione gli avvocati della regione. Usare la scuola come contropartita all’obbligo vaccinale è secondo il suddetto un “errore politico” data la già precaria fiducia dei cittadini nella politica. Le dichiarazioni sono state rilasciate a margine di un incontro con associazioni No-vax. Le polemiche, quindi, non cessano.

Tag

Matteo Squillante

Napoletano di nascita, attualmente vivo a Roma. Giornalista pubblicista, mi definisco idealista e sognatore studente di Storia e Culture Globali presso l'Università di Roma Tor Vergata. Osservatore silenzioso e spesso pedante della società attuale. Scrivo di ciò che mi interessa: principalmente politica, cinema e temi sociali.
Back to top button
Close
Close