Devastata la riserva del Tirone: l’incendio sul Vesuvio ha distrutto, solo oggi, un’oasi di biodiversità all’interno del Parco Nazionale del Vesuvio. Un vero e proprio dramma causato, stando a quanto riferito dalle forze dell’ordine e dal presidente del Parco, da piromani che ormai da tempo tengono sotto scacco uno dei polmoni verdi della Campania.
Un sentiero lungo 8 km devastato dalle fiamme. Fiamme ben visibili dall’intero Golfo di Napoli, roghi che mettono in fuga i turisti e minano al cuore l’economia di un’intera area. I mezzi di supporto non arrivano e quelli disponibili sul territorio non sono sufficienti a far fronte ad un’emergenza che solo negli ultimi giorni ha condotto alla distruzione di più ettari di quanti ne siano stati distrutti nel 2016.
Le indagini continuano serrata: la priorità è quella di assicurare alla giustizia la mano che, con disegno criminale, programma e realizza la distruzione del Parco Nazionale del Vesuvio. Le fiamme, oggi, hanno quasi lambito le case costringendo Vigili del Fuoco e Forze dell’Ordine ad evacuare, soprattutto a Trecase e Torre del Greco, case e strutture. Per gestire una situazione ormai critica e al collasso, non bastano però le risorse disponibili sul territorio: per questo i sindaci dei comuni vesuviani hanno lanciato un appello al Governo perché gli incendi sul Vesuvio diventino emergenza nazionale. Intanto, la Protezione Civile gestisce anche l’emergenza a Messina con un dispiegamento di mezzi che rende complicatissimo gestire e fermare sul nascere i principali focolai.
