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Alcatraz: storia della prigione più famosa del cinema

Era il 21 marzo 1963 quando Alcatraz, la famosa prigione di massima sicurezza situata in un isolotto al largo di San Francisco, venne svuotata dai suoi ultimi detenuti e chiusa per ordine del procuratore generale Robert Kennedy. Sono passati 55 anni da quel giorno e Alcatraz è diventato ormai un mito, esempio di luogo infernale e inattaccabile dal quale è impossibile scappare.

A contribuire alla creazione di questa leggenda è stata sicuramente la cinematografia: il film “Fuga da Alcatraz”, girato proprio all’interno del carcere, diretto Don Siegel del 1979 con Clint Eastwood come protagonista, ha fatto conoscere al grande pubblico questa fortezza, chiusa 16 anni prima.
Ma non è l’unico film di Hollywood ispiratosi alla celebre prigione: la fortezza americana era già stata sul grande schermo grazie al film del 1962 “L’uomo di Alcatraz”, con Burt Lancaster.

“Se si infrangono le regole della società si va in prigione, se si infrangono le regole delle prigioni ti mandano da noi”. Con questa frase nel film di Don Siegel, il direttore del carcere accoglie i detenuti. Chiamata anche “The Rock” o “The Bastion” (“La Roccia”, “La Prigione”), l’isola di Alcatraz (o isla di Alcatraces, isola dei Pellicani) apre il suo carcere di massima sicurezza l’11 agosto 1934. Una prigione che divenne subito nota per l’estrema rigidità con cui venivano trattati i detenuti ma, soprattutto, per il fatto che fosse praticamente impossibile evadere. Le mura, considerate invalicabili, ma soprattutto la presenza dell’acqua gelida della baia di San Francisco,
rendevano la fuga quasi impensabile. Nella storia ci sono stati 26 tentativi di evasione, ma soltanto di pochi uomini (si dice 5) si sono perse le tracce e si suppone che ce l’abbiano fatta. Fra questi Frank Morris, interpretato da Clint Eastwood in “Fuga da Alcatraz” che, insieme ai fratelli Anglin, nel giugno del 1962, tramite buchi scavati ancor visibili oggi nelle loro celle, riuscì nell’impresa di fuggire. La prigione ospitò detenuti del calibro di Al Capone e George Kelly Burns, uno dei banditi più famosi del periodo del proibizionismo. Dopo la sua chiusura, la struttura è diventata un museo, visitato ogni anno da un milione e 300.000 persone. Da alcuni anni, la “fuga da Alcatraz” è diventata una gara di triathlon: 2.4 chilometri a nuoto, 29 in bicicletta e 12.9 a piedi, competizione che si svolge ogni anno nelle prima domenica di maggio.

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