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Chi controlla il Green Pass alle partite Iva?

Il decreto green pass prevede l’obbligatorietà del certificato verde anche per i lavoratori autonomi ma in molti si stanno chiedendo a chi spetti l’onere della verifica in presenza di una partita Iva. Cerchiamo insieme di fare chiarezza.

Da domani 15 ottobre entreranno in vigore le nuove norme previste dal decreto green pass che prevede l’obbligo di certificazione verde per tutti i lavoratori pubblici, privati, dipendenti o autonomi. Sembra abbastanza chiaro che, per quanto riguarda i lavoratori dipendenti, sia il datore di lavoro, personalmente o incaricando qualcuno, a dover verificare il possesso e la validità del green pass di ognuno dei suoi dipendenti, ma come funziona per i lavoratori autonomi?

La questione della verifica del green pass per i lavoratori autonomi è una delle tante su cui molti cittadini nutrono ancora dubbi a meno di ventiquattro ore dall’entrata in vigore di un decreto che, come tutti sanno, è oggetto di polemiche e dure manifestazioni di protesta da diverse settimane.

Chi controlla il green pass agli autonomi?

Il controllo del green pass per i lavoratori autonomi spetta al titolare del luogo presso cui la partita Iva presta i suoi servigi. Se, per esempio, un qualsiasi altro professionista dovesse prestare una consulenza presso un’azienda pubblica o privata, il green pass dovrà essere controllato dalla stessa persona incaricata di verificarlo ai lavoratori interni dell’azienda e, nel caso in cui il professionista dovesse risultare sprovvisto del certificato verde, la sua assenza sarà da considerarsi come ingiustificata e, pertanto, sarà lecito non retribuire la prestazione richiesta.

Lo stesso principio vale anche per i singoli cittadini che si avvalgono della collaborazione di lavoratori autonomi in casa: infatti, il padrone di casa sarà tenuto a controllare il green pass di chiunque sia da esso chiamato per svolgere una qualsiasi mansione all’interno della propria abitazione. In quest’ultimo caso, ovviamente, risulta abbastanza difficile mettere in atto controlli efficaci e, pertanto, per lo più ci si affiderà al buon senso delle persone e al loro desiderio di accogliere in casa solo persone vaccinate e, quindi, con minore possibilità di essere portatrici inconsapevoli del virus. Naturalmente, il green pass sarà necessario solo per attività da svolgersi fisicamente in azienda mentre per tutti coloro che lavorano esclusivamente da remoto non cambierà nulla con l’entrata in vigore del nuovo decreto.

Emanuele Terracciano

Nato ad Aversa (CE) il 22 agosto 1994 e laureato in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli Studi di Salerno. Collaboro con i siti di Content Lab dal 2015 occupandomi di sport, politica e altro.
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