Politica

Chi è Gustavo Zagrebelsky? Biografia e carriera del giudice

Durante gli ultimi anni il giurista e costituzionalista Gustavo Zagrebelsky ha preso pubblicamente posizione su alcuni temi di attualità: ecco la sua carriera e biografia

Molti studenti hanno incontrato per la prima volta Zagrebelsky sui libri di scuola o di università: il giurista classe 1943, infatti, ha pubblicato molte opere e saggi che vengono studiati oggi in molte università italiane.

Zagrebelsky nasce a San Germano Chisone da una famiglia di origine russa, è fratello di Vladimiro Zagrebelsky, anche lui giurista e magistrato presso la Corte Europea per i diritti dell’uomo. Gustavo, invece, è docente di Diritto Costituzionale presso le Università di Torino e di Sassari. Ha insegnato, inoltre, all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli e all’Università Vita-Salute del San Raffaele di Milano.

Il mandato alla Corte Costituzionale

Nel 1995 Zagrebelsky viene nominato membro della Corte Costituzionale dal presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, ricopre la carica fino al 2004, quando è stato nominato presidente della medesima corte. Terminò il mandato durante l’anno.

Ha collaborato con alcuni dei più grandi quotidiani italiani come La Repubblica e La Stampa in tema di diritto, ma ha scritto anche articoli per l’Accademia nazionale dei Lincei. Ha ultimamente riproposto opere di alcuni tra i maggiori pensatori giuridici dello scorso secolo come Calamandrei, Mortati e Smend. In tema storico, invece, è a firma di Zagrebelsky la nuove edizione delle Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana.

L’impegno per il no alla Riforma Costituzionale

Recentemente Zagrebelsky si è speso in prima persona per opporsi alla Riforma Costituzionale del Governo Renzi. Fu una delle voci più critiche su alcuni punti del progetto di riforma e prese parte attivamente alle iniziative per il “no”.

Ha contribuito infatti alla nascita del Coordinamento per la democrazia costituzionale e il Comitato per il No nel referendum sulle modifiche alla Costituzione. Ebbe poi modo di confrontarsi direttamente con Matteo Renzi in diretta televisiva su La7 nel 2016.

Zagrebelsky e i DPCM Conte

Il giurista è intervenuto anche in questi ultimi mesi in merito alle limitazioni imposte dai DPCM di Giuseppe Conte. In molti, infatti, avevano sollevato delle perplessità sulla durezza di tali misure, ma Zagrebelsky in una lunga intervista non ha evidenziato particolari criticità. Dice il costituzionalista:

La Costituzione prevede che la libertà di circolazione e la libertà di riunione possano essere ristrette per motivi di salute, sicurezza, incolumità pubblica. In ogni caso, la Costituzione consente l’ adozione di decreti di urgenza in casi “straordinari di necessità”. Non siamo forse in uno di questi? Il governo nazionale si deve assumere le sue responsabilità, sia pure di concerto con le autorità regionali

 

Matteo Squillante

Napoletano di nascita, attualmente vivo a Roma. Giornalista pubblicista, mi definisco idealista e sognatore studente di Storia e Culture Globali presso l'Università di Roma Tor Vergata. Osservatore silenzioso e spesso pedante della società attuale. Scrivo di ciò che mi interessa: principalmente politica, cinema e temi sociali.
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