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Chi sono i gilet arancioni? Motivi e protagonisti della protesta di Milano

I manifestanti di Milano sono già stati ribattezzati gilet arancioni, ma chi sono realmente i protagonisti di questa grande protesta di piazza?

A Milano e in molte piazze italiane sono scesi in piazza i gilet arancioni, vale a dire un gruppo di manifestanti capeggiati dal famoso generale Pappalardo che chiede le dimissioni del Governo e l’uscita dell’Italia dall’euro.

Oggi, dopo mesi di lockdown, le piazze italiane sono tornate ad animarsi per una manifestazione politica: infatti, da stamattina in alcune città sono comparsi gruppi molto poco ordinati di persone con in dosso un gilet arancione divenuto simbolo della lotta contro il Governo e le sue politiche economiche. Cuore della protesta è stata Piazza Duomo a Milano dove il generale Pappalardo ha arringato al folla assembrata in barba a ogni norma anticontagio.

Chi sono i gilet arancioni?

I gilet arancioni sono un gruppo di protesta che sta affollando alcune piazze italiane per chiedere immediatamente le dimissioni del Governo, la formazione di una nuova assemblea costituente e l’uscita dall’euro dell’Italia per tornare a coniare la lira.

È evidente il richiamo ai gilet gialli che nel recente passato hanno ”animato” i sabati parigini con accese proteste contro il Governo francese. Al momento non risultano episodi di violenza da parte dei gilet arancioni che, però, stanno manifestando senza prestare la minima attenzione nei confronti delle norme di sicurezza contro il Covid-19: infatti, sono pochissimi i manifestanti che indossano in maniera corretta la mascherina e sicuramente poco ordinati sono stati gli assembramenti creati.

Come detto, capo morale del movimento è il generale Pappalardo, personaggio già noto alle cronache per alcune singolari azioni di protesta che non hanno mai prodotto nulla di più che degli utilissimi spunti per la satira sul web.

Perché i gilet arancioni protestano?

I gilet arancioni, come detto, protestano contro il Governo italiano accusato di non aver fatto abbastanza per proteggere i cittadini dalla devastante crisi economica che stiamo vivendo. All’interno del gruppo ci sono anche frange che sostengono la tesi circolata in Rete in questi mesi secondo cui la pandemia di Coronavirus sarebbe solo un’invenzione per poter vendere un vaccino e limitare le libertà personali delle persone oltre che danneggiare in maniera irreparabile l’economia italiana per favorire un’ipotetica ”svendita” a potenze straniere come la Cina

I temi cavalcati dalle proteste di oggi sono temi spesso cavalcati dalla destra estrema e, infatti, oggi a Roma al fianco dei gilet arancioni c’erano anche gli esponenti di Casa Pound che hanno preso parte alla manifestazione. Colonna sonora dei cortei è stata senza ombra di dubbio l’inno di Mameli mentre abbondano anche le bandiere tricolori.

La realtà è che quello dei gilet gialli non è esattamente un movimento omogeneo e strutturato ma piuttosto un ”raccoglitore” delle tante tensioni e insoddisfazioni che si sono accumulate in questi mesi difficili. Staremo a vedere come si evolverà la protesta e se i gilet arancioni seguiranno l’esempio dei ”colleghi” francesi o se il tutto si ridimensionerà in maniera rapida.

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Emanuele Terracciano

Nato ad Aversa (CE) il 22 agosto 1994 e laureato in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli Studi di Salerno. Collaboro con i siti di Content Lab dal 2015 occupandomi di sport, politica e altro.
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